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Chiara Ferragni a Che tempo che fa delude i fan: le 7 domande (mai fatte)

di Redazione Mediatech

In molti sui social sono rimasti delusi dall'intervista dell'influencer durante il programma di punta sul Nove

Chiara Ferragni a Che tempo che fa: le 7 domande che il Codacons ha proposto a Fabio Fazio (ma non sono mai state fatte)

C'era grande attesa per l'intervista di Chiara Ferragni a Che tempo che fa, come confermano i dati degli ascolti tv del programma sul Nove, ma in molti sono rimasti delusi da come il conduttore Fabio Fazio abbia condotto il confronto e come l'influencer abbia risposto. In sostanza Chiara Ferragni ha ribadito quello già detto in passato sia per quanto riguarda lo scandalo Balocco sia sulla rottura con Fedez lasciando un po' tutti a bocca asciutta.

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Il disappunto è stato un po' generalizzato, a partire da Selvaggia Lucarelli, che dopo aver dato reso pubblico la comunicazione non corretta di Chiara Ferragni con il suo pandoro e uovo di Pasqua griffato, ha pubblicato su Twitter il commento "È stato difficile scegliere il vestito stasera?" per accompagnare una foto modificata del vestito dell'influencer a Sanremo 2023 con la scritta "Pensati libera...dalle domande" sul retro.

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Solo il giorno prima dell'intervista il Codacons aveva suggerito a Fabio Fazio alcune domande da porre a Chiara Ferragni che non sono mai state fatte:

1. È vero che nei suoi profili non è da escludersi a priori l’esistenza di followers che lei ha comprato?

2. Perché per un periodo ha limitato i suoi profili impedendo la libertà di commento e si leggevano solo quelli positivi?

3. È vero che ha chiesto di bloccare il profilo di una ragazza che l’ha criticata? Se sì, perché?

4. In moltissimi momenti e post è vero che vestiva i suoi figli con le linee di abbigliamento Ferragni a lei riconducibili? Secondo Lei faceva pubblicità in quel momento?

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5. Sul pandoro Balocco, ritiene che il contenuto del cartiglio faceva pensare all’acquirente che il ricavato andasse in favore dei bimbi malati? O comunque è in grado di escludere a priori questa possibilità?

6. Lei ha sostenuto che se si rende pubblica la beneficenza fatta si crea un “effetto emulativo”. Perché allora nel contratto con Balocco per il pandoro “Pink Christmas” ha fatto inserire l’obbligo di non comunicare in alcun modo all’esterno la notizia sulla donazione?

7. Perché, subito dopo lo scoppio della vicenda Balocco, sono stati cancellati dai suoi profili social i post sulle uova di Pasqua, anch’esse vendute per beneficenza e finite al centro dell’inchiesta della Procura?