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"Contro Alain accanimento mediatico": la banda radical chic difende Elkann

Di Giuseppe Vatinno

Carmen Llera e Dacia Maraini supportano lo scrittore e giornalista Alain Elkann definendo gli attacchi mediatici una forma di "razzismo"

I “capalbiani” non sono gli antagonisti dei “moraviani” ma da essi discendono per filiazione diretta, come la Magna Grecia dall’ Ellade. Capalbio, come è noto, è la capitale dei radical –chic mondiali, cioè di quella genìa che passa il suo tempo a blaterare di diritti degli “ultimi” e dei poveri mentre loro si abbuffano di tartine al salmone innaffiate di champagne nei villoni e negli attici dei centri storici delle grandi città, in ispecie Roma, anche centro del potere politico.

Volendo specificare i “moraviani” hanno generato i “capalbiani” che hanno generato gli “ztlisti” che hanno ultima rappresentazione negli “armocromisti”, resi famosi dalla segretaria del Pd Elly Schlein.

Ma tutto ha origine nei moraviani e questo ci riporta a Alain Elkann, autore anche di una monumentale biografia dello scrittore romano, del peso di circa 800 grammi che gli infidi capalbiani utilizzano per bloccare gli infissi e difendere i villoni dal vento che sofia impetuoso, arricciando gaiamente le acque delle piscine e facendo svolazzare gli adorati permessi ztl.