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"Contro Alain accanimento mediatico": la banda radical chic difende Elkann
Carmen Llera e Dacia Maraini supportano lo scrittore e giornalista Alain Elkann definendo gli attacchi mediatici una forma di "razzismo"
Ma ora torniamo al Nostro. Ieri Carmen Llera Moravia, ultima moglie di Alberto, che si auto-definisce “la più amata dal marito” (cosa che non deve fare particolare piacere a Dacia Maraini) ha vergato una missiva a Dagospia per difendere Elkann che fa parte dei “moraviani”.
Così scrive: “Caro Dago, mi sembra terribilmente ingiusto l'accanimento mediatico contro Alain Elkann, dalla redazione di Repubblica dove ha pubblicato un breve racconto estivo, ai noti giornalisti di destra e sinistra. È una colpa essere figlio di un banchiere francese e padre del proprietario del giornale? Avere 73 anni e leggere Financial Times e Proust? Non conoscere bene la geografia italiana? Prendere appunti con una stilografica? Osservare il comportamento dei ragazzi molto giovani e sentirsi estraneo al loro mondo? Alain forse è stato ingenuo, snob? Non più di altri. Non merita questa forma di linciaggio. Avrei capito una critica letteraria allo stile ma non alla persona, anche questa sembra una forma di razzismo, spero di sbagliarmi. Carmen Llera Moravia”. Notare il vezzo radical –chic del continuo ed immotivato richiamo ad un inesistente “razzismo”. Come si vede il clan non è acqua.