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Crisi dell’editoria, Agicom: vendite quotidiani a marzo 2020 in calo del 22%
Nel mese di marzo 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è pari a circa 2,3 milioni di copie, in flessione del 22% su base annua. È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi oggi dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che confermano il trend negativo già osservato.
Con riferimento all'intero periodo considerato (marzo 2016 – marzo 2020), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono quasi dimezzate, passando da 2,2 a 1,2 milioni di unità. Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se si considera l'intero periodo (-24% punti percentuali) e in lieve incremento se esaminiamo i valori di marzo 2019 (+1 punto percentuale).
Sempre a marzo 2020, la Rai continua a detenere la leadership in termini di audience con il 36% e una crescita di +0,1 punti percentuali rispetto a marzo 2019, mentre Mediaset, con 4,5 milioni di telespettatori nel giorno medio, registra una contrazione (-0,6 punti percentuali) raggiungendo una share del 32%.
Nello stesso periodo, Discovery e La7 del Gruppo Cairo registrano performance positive con incrementi delle quote di ascolto rispettivamente dello 0,6% e 0,2%. In diminuzione invece gli ascolti registrati da Comcast/Sky che risultano in contrazione di 0,8 punti percentuali).
Analizzando l'evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali programmi di informazione (i telegiornali), nel giorno medio, Tg1 e Tg5 si confermano i più seguiti (complessivamente con circa 13,6 milioni di ascoltatori e una crescita, rispettivamente, di +2,2 e +2,5 punti percentuali). Al terzo posto si colloca l'edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share, pari al 16,8%, in crescita di +4,7 punti percentuali.