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Crisi: sovranisti, salviniani, riposizionandi, la mappa del potere in Rai

Marco Zonetti

In Rai chi sta con Salvini o con i grillini? Chi è creduto sovranista ma è del Pd? E chi cerca di riposizionarsi in vista di un'intesa tra dem e M5s?

"Via la politica dalla Rai!" sentenziavano l'anno scorso Luigi Di Maio e Matteo Salvini all'epoca dell'idillio che li legava, cementato da un'alleanza di governo M5s-Lega. La "Rai del cambiamento", sbandierata come principio cardine dell'ingresso di grillini e leghisti a Viale Mazzini, si è invece da subito trasformata nel gattopardesco "più si cambia, più è la stessa cosa", e la politica non ha mai perso il suo predominio sulle dinamiche interne al Servizio Pubblico Radiotelevisivo. La stessa direttrice di Rai1 Teresa De Santis, alla presentazione del daytime estivo di Rai1 (per giustificare scelte prettamente e solo ed esclusivamente politiche) aveva candidamente dichiarato alla stampa che il suo editore è Palazzo Chigi. 

Ma in questa crudele estate 2019 l'alleanza giallo-verde è crollata e la già non esattamente paradisiaca convivenza tra Carroccio e Movimento in Rai si è trasformata in un festival del lancio di coltelli reciproci. Nei corridoi di Viale Mazzini e nelle lunghe telefonate tra vertici, conduttori di programmi, funzionari, autori e così via, ci si domanda freneticamente se "Salvini è caduto in disgrazia", se "il Capitano è ancora saldamente in sella",  se "tornerà il Pd", se "i 5 Stelle sono finalmente finiti", se "Di Maio e Salvini faranno la pace" e così via. Il prospettato inciucio tra dem e grillini incombe come una spada di Damocle sugli equilibri attuali e in Rai regnano scompiglio e incertezza, oltre che un terrorizzato attendismo per capire se restare fermi sulle proprie posizioni o fare brusche inversioni a U. Ma a Viale Mazzini chi sono i fedelissimi di Salvini? Chi sono i sodali dei pentastellati? Chi tenta di riposizionarsi in vista di una nuova realtà penta-democratica? Vediamo nel dettaglio.

Salviniani duri e puri

Nessun dubbio sulla fedeltà al Capitano da parte di Roberto Poletti, biografo di Salvini, e attuale conduttore di UnoMattina Estate su Rai1 (nonché di UnoMattina nella prossima stagione). Poletti è "uomo di Matteo" e tale resterà, in salute e malattia, in ricchezza e povertà, nella buona e nella cattiva sorte, oltre che molto vicino ad Alessandro Morelli, potente responsabile editoria della Lega e presidente della Commissione Telecomunicazioni alla Camera. D'incrollabile fedeltà anche Milo Infante, recentemente nominato Vicedirettore vicario per volere del leader del Carroccio, si dice per bilanciare certe scelte troppo filopentastellate da parte della direttrice De Santis.

Spadaforiani

Influente responsabile Rai per il M5s è Vincenzo Spadafora da Afragola, Sottosegretario grillino alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alle Pari Opportunità, ex collaboratore di Walter Veltroni, di Francesco Rutelli, di Alfonso Pecoraro Scanio, ex Garante per l'Infanzia (sotto l'egida degli ex presidenti di Senato e Camera Renato Schifani e Gianfranco Fini), ex presidente Unicef Italia, ultimamente approdato alla corte di Luigi Di Maio come sua ombra e suo mentore (Vittorio Sgarbi arrivò perfino a dichiarare in Tv che tra i due c'era una relazione gay). A parte questo che poco interessa, noto per la sua mondanità, Spadafora vanta tanti brillanti conoscenti nel mondo della politica e dello spettacolo. Uno di essi è Beppe Convertini, promosso alla conduzione de L'estate in Diretta su Rai1 e, il prossimo autunno, dello storico Linea Verde. Spadaforiano di ferro è anche Alberto Matano, grande amico di Vincenzo ed ex mezzobusto del Tg1 ora lanciatissimo verso la conduzione de La Vita in Diretta nella imminente nuova stagione televisiva.

Spadafora, avvistato di recente a cena nel ristorante romano La Barchetta, stretto nei fili di una fitta conversazione con la conduttrice di Domenica In Mara Venier altra sua grandissima amica, è anche colui che ha avallato l'assegnazione della direzione di Rai1 a Teresa De Santis (ex Manifesto ed ex grillina fondatrice di Giornalisti in Movimento, poi folgorata nottetempo sulla via di Salvini). La direttrice De Santis, in pieno spirito d'intesa "pentapiddina", può oggi contare sull'amicizia di Spadafora e al tempo stesso di Salvatore Margiotta, componente dem della Vigilanza Rai

Foaiani

Fedelissimi del Presidente Marcello Foa a Viale Mazzini sono il suo portavoce nonché storico capo-autore di UnoMattina Marco Ventura e l'autrice Claudia Manara. Un eventuale "inciucio" istituzionale tra M5s e Pd potrebbe ridimensionare l'influenza e l'autorità di Foa in Rai? Questa è una delle tante domande che agita Viale Mazzini nel giallo sole dell'estate leonina (le cui sfumature verdi stanno assumendo gradazioni sempre più rosse).

Sovranisti

La prima che viene in mente tra gli autoproclamatisi sovranisti in Rai è Lorella Cuccarini, fresca di flop con Grand Tour (chiusole anticipatamente) e prossima conduttrice de La Vita in Diretta accanto al suddetto Matano. La sua fervidamente dichiarata fede politica, suggellata da bacchettate a Papa Francesco sulla questione migranti e da dichiarazioni ingenue quali "non votavamo da 8-10 anni" rilasciate a Otto e mezzo nello sgomento divertito degli ospiti di Lilli Gruber a Otto e mezzo, le ha alienato molte simpatie del pubblico decretando il fiasco del suo grande rientro in prima serata. Stessa sorte subirà La Vita in Diretta? Da suoi grandi ammiratori quali siamo le auguriamo di no ma, dopo gli insoddisfacenti risultati di Grand Tour, alla Rai regna il terrore al riguardo. 

Altri sedicenti sovranisti sono Monica Marangoni, conduttrice di Tutto Chiaro nel daytime di Rai1; Pierluigi Diaco, conduttore di Io e Te e vicino al già citato potentissimo del Carroccio Alessandro Morelli (l'ex enfant prodige e ora quarantenne brizzolato Diaco ha un sogno segreto: rottamare Caterina Balivo nel 2020 alla guida di Vieni da me); Paola Bacchiddu, ex Lista Tsipras (nota per il lato B fotografato e orgogliosamente esposto per la campagna elettorale) con passate simpatie di Sinistra, anch'ella recentemente folgorata sulla via salviniana e assunta come autrice a UnoMattina; Simona Arrigoni, volto di 7 Gold, approdata al suo "Primo Utilizzo" alla Vita in Diretta a commentare nientemeno che la crisi di Governo e addirittura papabile della conduzione di una striscia nel daytime della prossima stagione (clicca qui per approfondire); Francesca Immacolata Chaoqui, amica di Teresa De Santis, ex membro laico della commissione papale di Papa Bergoglio finita nella bufera di Vatileaks e ora eminenza grigia della rampantissima (e sovranistissima) Maria Giovanna Maglie della quale produce lo spazio web Maglie Strette nonché l'annunciata striscia di approfondimento successiva al Tg1,  per ora bloccata dai grillini ma ancora in ballo. La View Point Strategy dell'influente (e temuta) Chaoqui ha recentemente curato l'organizzazione del Premio Rascel, andato in onda su Rai1 in seconda serata, scatenando le penne velenose del Fatto Quotidiano, che hanno accennato a una possente "trimurti" femminile composta da Chaoqui, Maglie e De Santis. Supposizioni subito smentite dalla Rai. 

Saliniani

Nella sfera d'influenza dell'ammistratore delegato Rai Fabrizio Salini (in quota M5s ma proveniente dalla direzione generale della renzianissima Stand By Me, quindi uomo perfetto per questo momento politico-istituzionale), si è avvistato recentemente Ludovico Di Meo, ex vicedirettore di Rai1 ed ex vicedirettore per l'informazione con delega ai programmi del mattino, silurato a vantaggio di Milo Infante. Da qualche tempo, tuttavia, Di Meo è stato però chiamato direttamente da "Yul Brynner" Salini al quarto piano di Viale Mazzini, a ricoprire il ruolo di supervisor dei programmi. Pare che lo stimato Ludovico, cattolico di Centrodestra, piaccia anche molto ai 5 Stelle

Scambi d'identità

Occhi puntati sulla nuova, scoppiettante coppia del weekend mattutino di Rai1, Monica Setta e l'occhiceruleo Tiberio Timperi, conduttori di UnoMattina in Famiglia. Lui considerato "di Sinistra", ma in realtà molto apprezzato dal (di nuovo) potentissimo esponente leghista Alessandro Morelli. Si dice che sia stato Casimiro Lieto, salviniano doc e storico autore di Elisa Isoardi, a introdurre il bel Tiberio presso i colonnelli leghisti. E le foto che lo immortalano assieme a Morelli e Foa il giorno della presentazione dei palinsesti (anziché con la prossima compagna di avventura Setta) potrebbero essere del tutto emblematiche.  

Quanto a lei, salottiera prezzemolina dell'estate, definita fautrice del "sovranismo chic", non ce ne vorrà se sveliamo un pettegolezzo raccontatoci fresco fresco da un'attendibilissima signora di Viale Mazzini, ovvero che, dopo anni di lontananza, Monica Setta rientrò a Rai1 grazie a una telefonata che il dem Piero Fassino (suo grandissimo amico) fece a Mario Orfeo nel settembre 2017. La Setta vicina al Partito Democratico? Già. Stando alle voci che girano in Rai, la conduttrice sarebbe anche in ottimi rapporti con l'ad Fabrizio Salini (non è infrequente vederli di prima mattina far colazione assieme al primo piano di Euclide). Salini che, ai tempi della sua direzione di La7 e La7d, l'avrebbe voluta come conduttrice di un talk show di approfondimento. Altro che sovranista e salviniana!

Esclusi illustri

Se un Timperi è riuscito a salire sul Carroccio, altri non hanno avuto la stessa fortuna. Esclusa d'eccezione è Nunzia De Girolamo, che era stata papabile di conduzione di Grand Tour, poi assegnato (con flop) alla Cuccarini, e di Linea Verde, cui è approdata Ingrid Muccitelli assieme al citato Convertini. Poi c'è il caso eclatante di Laura Tecce, giornalista politica che spopola nei talk show di approfondimento da anni. Apprezzata trasversalmente da tutti gli schieramenti per padronanza del mezzo e onestà intellettuale, era stata indicata come possibile conduttrice di una striscia politica, ma chissà per quale motivo è rimasta fuori a vantaggio di altri, meno ferrati, seguiti e conosciuti, approdati in Rai con fulminee carriere

Appuntamento nei prossimi giorni con l'aggiornamento sulla situazione dopo la chiusura delle consultazioni e le decisioni del Presidente Mattarella. Ritorno al voto o intesa M5s-Pd? Ritorno di fiamma tra leghisti e grillini? Governo del Presidente? In ogni caso la Rai non sarà più la stessa e noi - come sempre - ve la racconteremo.