MediaTech
Dazn, affare da 800 mln per Bt Sport: Premier e Champions sempre più vicine
L'agenzia Reuters ventila l'affare Dazn-Bt Sport: il gruppo del magnate Blavatnik punta ad allargarsi, inserendo nell'offerta anche Champions e Premier League
Dazn, Premier e Champions League sempre più vicine: voci di trattative per Bt Sport
Dazn vuole allargare la propria offerta. Secondo l’agenzia Reuters, il servizio di streaming sportivo sarebbe vicino a chiudere un accordo da 800 milioni di dollari per acquisire Bt Sport. L’operazione consentirebbe alla piattaforma del magnate ucraino Len Blavatnik di aggiungere anche la Premier League e i match di Champions alla sua offerta.
Le fonti interpellate dall’agenzia parlano di una chiusura possibile nel giro di poche settimane, forse già questo mese, portando a termine trattative diventate pubbliche lo scorso autunno. Anche se non c’è ancora nulla di realmente certo, visto che a dicembre le trattative hanno subito un momentaneo arresto.
Ma Dazn non è la sola ad aver messo gli occhi su Bt Sport. Ad essersi mossa è anche Discovery, la quale avrebbe avanzato all'emittente televisiva la proposta di creare una joint-venture. Idea che lo stesso gruppo inglese aveva considerato accanto alle ipotesi di vendita. Un altro ostacolo alla finalizzazione dell’affare, continua Reuters, è quello di raggiungere accordi con Sky e Virgin Media, che distribuiscono la programmazione di Bt Sport in Irlanda e Uk.
Stando ai numeri ripresi da Reuters, a oggi Dazn vanta all'incirca 11 milioni di abbonati. Con Bt Sport, che conta circa 5 milioni di sottoscrittori, si aprirebbe la strada per allargare la sua presenza in Gran Bretagna. E un accordo di questo genere potrebbe anche spianare la strada a una quotazione alla Borsa di Londra, già ventilata da Bloomberg nei mesi scorsi.
Sul fronte finanziario, segnala ancora Reuters, i dati più recenti sono del 2019. Da essi risulta che Dazn aveva riportato un rosso da 2.15 miliardi, attribuito principalmente a investimenti e al lancio del servizio in Spagna e Brasile. Di quella cifra, circa 1,7 miliardi sono da imputare all’acquisto di diritti sportivi.
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