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Europa, ecco la piazza digitale per il dialogo diretto tra tutti i cittadini

Di Monica Soldano

Tavoli di discussione in 24 lingue su temi in linea con l'agenda della Commissaria europea von der Leyen: clima, ambiente, salute, economia, giustizia sociale

Europei, ecco la vostra piazza: è digitale

A Bruxelles, oggi è stata presentata la piazza digitale degli Europei, in cui tutti, ma proprio tutti i cittadini attivi, le associazioni e le istituzioni potranno confrontarsi. A patto che si seguano le regole della Carta della Conferenza sul futuro dell'Europa, basate sul rispetto delle normative di garanzia per la privacy, ma anche della nuova modalità di identificare i partecipanti con la identità visiva. I dibattiti, poi, potranno essere liberi, ma ben preparati, sulla base di documenti organizzati, accurati e basati su fonti certe. Insomma, democrazia si, ma improvvisazione no.

Si tratta proprio della sfida digitale più ardita, quella di promuovere tavoli di discussione in 24 lingue dentro caselle aperte e ben note alla agenda della Commissaria europea, Ursula von der Leyen: clima, ambiente, salute, economia, giustizia sociale, oltre ad una finestra aperta, che può essere riempita da un tema meno noto, ma che si ritiene di voler trattare trasversalmente.  

“Il futuro è nelle tue mani” recita il titolo della piattaforma, proiettato sul maxischermo della conferenza stampa. Presentata con entusiasmo dalla presidenza congiunta della Conferenza europea oggi. Per David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo, si tratta dello strumento fondamentale per il nostro comune futuro, oltre il Covid. Ne è convinto anche il primo ministro Portoghese Antonio Costa che incita  alla condivisione attiva delle preoccupazioni oltre che delle idee.  

La piattaforma, infatti, è stata pensata per parlare tutte le lingue dell' Unione, così Ursula von der Leyen sfida tutti: "diteci in che Europa volete vivere!", mentre si parte con l'hashtag #TheFutureisYours. Un anno prezioso, dunque, quello della Conferenza europea, che nel briefing informale con gli eurodeputati Italiani, un mese fa aveva fatto emergere la vera posta in gioco: portare a casa  il risultato di richiedere la modifica di qualche procedura che faccia da lasciapassare alla revisione dei Trattati, per poter, a quel punto, aspirare davvero a delle vere politiche europee: la politica fiscale, ad esempio, come altre, urgentissime (si pensi alla immigrazione, alla sanità, ma anche alla sicurezza), tutte mosse ancora imbrigliate dalla  richiesta di unanimità per il voto, contenuta nei Trattati. Una partita, dunque, questa che durerà un intero anno, ma da giocare dentro le stanze e non solo nella fantasmagorica# piazza digitale appena inaugurata.