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Facebook oltre il like. In Italia le emoji: nuovi dati per Zuckerberg
Sono attive da oggi le Facebook Reactions. Sono le cinque faccine, dall'innamorato all'arrabbiato, che affiancano il “mi piace” sul social network più diffuso al mondo. Dopo i test dei mesi scorsi, è arrivato il lancio anche in Italia. Più di un “non mi piace”: le “reactions” serviranno ad esprimere una gamma più vasta di emozioni (rabbia, amore, felicità, stupore, divertimento).
Se il pollice all'insù è un tratto distintivo di Facebook, presente sin dalla sua nascita e diventato simbolo stesso del social, con il tempo sono state avanzate diverse richieste di nuove reazioni. La più gettonata è stata quella che riguarda il “dislinke”. Dopo qualche giorno di confusione, in cui pareva in fase di lancio, il “non mi piace” è stato smentito dallo stesso Zuckerberg, parlando di uno strumento più complesso: “Ci interessa fornire reazioni più articolate”. Detto, fatto.
Per gli utenti sarà un nuoco modo di esprimersi. Ma per Facebook? Ampliare la gamma di emozioni è un modo per raccogliere dati. Ormai non è una sorpresa e neppure Zuckerberg ne fa mistero: la ricchezza di Facebook sta nella enorme mole di dati a disposizione. Capire le loro reazioni in modo più dettagliato quintuplica le informazioni a disposizione. Per conoscere meglio gli utenti e intercettare più facilmente i loro gusti.