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Fontana critica la censura di Twitter.Severgnini lo smentisce sul suo Corriere
Mentre il direttore dichiarava: "E' un fatto gravissimo". Sul giornale che dirige: "I social non possono essere tubi vuoti"
Fontana critica la censura di Twitter. Ma Severgnini lo smentisce sul Corriere
Il direttore del Corriere della Sera deve fare i conti con il "fuoco amico". Mentre in un'intervista - si legge sulla Verità - si schierava, infatti, fermamente contro la censura da parte dei social. Sul suo giornale usciva un pezzo a firma Beppe Severgnini che diceva esattamente il contrario. Il direttore: “Penso, e lo abbiamo scritto anche per quello che riguarda i fatti americani, che non può essere delegato ad una società privata come Twitter, o come altri grandi social media, la possibilità di decidere e di limitare la libertà d’espressione. Questo sarebbe gravissimo. Penso che nel caso di queste grandi piattaforme over the top debba funzionare un meccanismo simile a quello che regola le grandi società editoriali in cui c’è la responsabilità di non veicolare messaggi che violano la legge. Ma mi sembra sbagliato, invece, limitare la libertà di espressione, soprattutto limitarla a prescindere: decidere cioè in blocco che un giornale, una personalità, un semplice cittadino non abbiano la possibilità in un social network di esprimersi”.
Mentre Fontana dichiarava questo, sul Corriere - prosegue la Verità - a firma Beppe Severgnini usciva un articolo dal titolo controcorrente: "Ma la scelta di Twitter non è censura". Il giornalista spiega così il suo pensiero: "I social non possono essere tubi vuoti dove passa di tutto. E' ora che si sveglino e assumano le proprie responsabilità, visto che i governi democratici sonnecchiano e le autorità indipendenti arrancano". Anche Pierluigi Battista, ironizza la Verità, ha appoggiato la linea di Fontana, e non a caso è in odore di addio al Corriere.