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Giambruno: "Se non ti ubriachi non ti stuprano". Bufera sul compagno di Meloni

di Redazione Mediatech

Le parole del giornalista fanno ancora una volta discutere. Feroci le critiche dell'opposizione, e non manca l'analisi di Selvaggia Lucarelli...

Vittoria Baldino vicecapogruppo M5s a Montecitorio auspica che "la dirigenza di Mediaset prenda subito le distanze da questa dichiarazione inquietante. Quanto alla presidente Meloni, fossi in lei mi affretterei a consigliare al mio compagno di chiedere scusa perché questo messaggio non sia assimilato alla forma mentis del contesto familiare della donna che guida il Paese". Sulla stessa linea anche Alleanza Verdi e Sinistra. “Il problema - sottolinea Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera - è semmai quella dei ragazzi che ancora non si sono liberati degli stereotipi di genere più beceri. Il compagno della presidente Meloni studi un po’ prima di parlare, visto il suo ruolo e prima ancora il suo mestiere”.

Per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva le parole di Giambruno "sono molto gravi" perché "certa superficialità contribuisce a trasformare la vittima in colpevole". 

Giambruno nella bufera, la stoccata di Selvaggia Lucarelli 

Non è mancata l'analisi sui social di Selvaggia Lucarelli, che in un post su Instagram spiega: "Più che gridare solo alla colpevolizzazione della vittima, bisogna spiegare a Giambruno un po’ di cose. Dare consigli di buonsenso per non mettersi in condizione di vulnerabilità è una cosa che puó fare un genitore o un amico quando esci la sera perché la preoccupazione è per la tutela del singolo. Da un conduttore tv, come da un politico e da chiunque parli a un pubblico di REATI mi aspetto considerazioni che non responsabilizzino la parte vulnerabile, ma che pongano l’attenzione sui colpevoli e ancora più sulle dinamiche sociali e culturali. Ci sono poi numerosi altri problemi nelle parole di Giambruno.

Dire “hai tutto il diritto di ubriacarti” è una premessa abbastanza sciocca, buttata lì col solo fine di fingersi liberal e legittimare poi la frase successiva. Dovrebbero bere in maniera responsabile uomini e donne per tutta una serie di ragioni che partono dalla salute e arrivano alla sicurezza stradale, ma non staremo qui a far finta che la gente non si ubriachi e che per tanti non sia divertente farlo, per cui passiamo oltre. Andrebbe poi ricordato, se proprio si vuole parlare di ubriachezza, che una persona ubriaca è, appunto, in uno stato di forte vulnerabilità e proprio per questo andrebbe protetta e tutelata (non a caso approfittarsi di qualcuno incosciente prevede l’aggravante della minorata difesa), ma andiamo oltre anche qui.

E l’oltre è il momento in cui scegli di dire queste cose, Giambruno. Se proprio decidi di indossare i panni di papà sull’uscio di casa che chiede alla figlia di non bere e tirare un po’ giù la gonna “che poi il lupo lo trovi”, cerca di farlo a una distanza temporale decente da uno stupro di gruppo. Perché poi non puoi aspettarti che non ti si accusi di colpevolizzazione della vittima. Capisco che questa sia un’abitudine consolidata in famiglia, che “se non vuoi essere stuprata intanto non ti ubriacare” vada a braccetto con “se non vuoi affogare in mare non salire sui barconi”, ma forse in famiglia dovreste cominciare a occuparvi di quanto sia ingiusto un mondo in cui ci si deve giustificare se ci si vuole divertire o si vuole sopravvivere, non di quanto siano coglione le vittime.