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I dati di Giletti smentiscono Cairo: ecco le cifre. La7 ko con la chiusura
Esclusivo Affaritaliani.it
Partiamo dunque dai numeri e dai costi. La società di produzione Fremantle Spa, che gestisce l’organizzazione, avrebbe avuto prezzi elevati dal fatto che si lavorasse di domenica, appunto, e che spesso si superasse la mezzanotte, facendo quindi scattare anche il doppio straordinario. Tra l’altro, trattandosi di un programma di approfondimento e di inchieste, è normale che agli inviati debbano essere pagate trasferte, alberghi, diarie e via dicendo. Costi che invece non devono sostenere o, al più, in misura minore, i talk di approfondimento come Dimartedì. Anche perché Giletti, con il suo programma, copriva lo spazio che normalmente viene gestito da “Otto e mezzo” di Lilli Gruber e dall’approfondimento serale.
A sinistra mese 2023 su mese 2022; a destra le settimane 2023 con "Non è l'Arena" in onda (all'8 aprile) vs quelle senza "Non è l'Arena" (dal 9 aprile). Sia medie di programma sia di fascia prime time 20:30-22:30
Altra questione: perché la situazione è precipitata in primavera? Voci accreditate confermano ad Affari che tra l’editore de La7 e il conduttore a marzo ci fosse una trattativa, in fase avanzata, per il rinnovo del contratto. Poi qualcosa è successo, tant’è che tre settimane dopo il programma è stato chiuso. Per colpa di chi o che cosa? Sicuramente non dei bassi ascolti perché, come si può evincere dai dati, la trasmissione era tra le più seguite. E aveva un pubblico di “aficionados”, tant’è che ora la stessa fascia raccoglie poco più del 2% di share.