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La7, Giletti evoca il complotto. Cairo al veleno: "Ha avuto totale libertà"



Si stava interessando alle informative della Dia e alle perizie sui capitali di Fininvest. Cairo l'ha sospeso ed è giallo sulle reali motivazioni
Cairo: "Giletti ha avuto totale libertà, anche sulla mafia"
"Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di "Non è l'Arena" dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla Mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare. Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere". Lo dice all'ANSA il patron di La7, Urbano Cairo.
Giletti riceve il Tapiro di Striscia la Notizia. L'ex conduttore di Non è l'Arena: "Magari vengo a Mediaset"
Tapiro d’oro a Massimo Giletti. Dopo il fulmine a ciel sereno della chiusura di Non è l’Arena, Valerio Staffelli incontra l’ex conduttore per consegnarli il suo quinto Tapiro.
“Non è che Fabio Fazio, che la fece mandare via dalla Rai…”, dice l’inviato di Striscia, ipotizzando che il conduttore di Che Tempo che Fa sia anche stavolta il mandante dell’allontanamento di Giletti.
“E Fazio andrebbe a La7? Neanche i Dumas padre e figlio potrebbero scrivere una sceneggiatura di questo tipo. Ma Cairo è più bravo ancora”, replica Giletti. Che aggiunge, scherzosamente: “Magari vengo a Mediaset”.
“Bisogna chiedere a Cairo il perché mi abbiano mandato via, forse l’ha fatto perché sono juventino”, continua il conduttore torinese. Quando Staffelli gli chiede se l’allontanamento sia collegato con la discussa messa in onda dello speciale su Matteo Messina Denaro, Giletti tuona: “L’Italia non è ancora pronta ad ascoltare certe verità, fa più comodo tenerle nei cassetti”. L’appuntamento alle 20.35 su Canale 5.
Giletti è stato ascoltato due volte dalla Dda di Firenze
Massimo Giletti è stato ascoltato due volte dalla Dda di Firenze, la quale indaga sulle stragi del 1993, in merito all'intervista che il 5 novembre del 2022, Salvatore Baiardo rilasciò a "Non è l'arena", programma non più in onda su La7.
In quell'occasione, Baiardo "anticipò" l'arresto di Matteo Messina Denaro, parlando della malattia del boss e della possibilità che questi potesse consegnarsi.
Al procuratore della Dda, Luca Tescaroli, Giletti, sentito una prima volta a dicembre e una seconda a febbraio (quest'ultima dopo la seconda apparizione nel programma di La7 di Baiardo) avrebbe chiarito anche l'aspetto del cachet erogato a Baiardo per le partecipazioni: 10mila euro e 5mila euro.
Giletti sospeso da La7: le ipotesi su una decisione così improvvisa
Massimo Giletti non condurrà più "Non è l'Arena" su La7. La decisione di Cairo è stata comunicata con una nota dall'emittente televisiva, ma non chiarisce i motivi. In attesa di capirne le reali motivazioni ci si può basare sui fatti concreti. Giletti - si legge sul Fatto Quotidiano - intendeva occuparsi di mafia e politica nelle prossime puntate. Per domenica era nel mirino della redazione l’ex sottosegretario di Forza Italia Antonio D’Alì. Poi Giletti stava pensando di alzare il tiro con una o più puntate su Marcello Dell’Utri. Il conduttore aveva preso già contatti con gli esperti della materia e stava studiando le indagini fiorentine che coinvolgono anche Berlusconi. L’ipotesi di accusa (tutta da dimostrare) relativa alle stragi del 1993 è un tabù in tv. Giletti voleva infrangerlo perché affascinato dalle potenzialità televisive del personaggio Dell’Utri.
Al Fatto risulta che Giletti si stava interessando delle informative della Dia sui rapporti di Dell’Utri con i mafiosi, alle perizie sui primi capitali in Fininvest e ai ‘generosi’ prestiti e pagamenti di Berlusconi e delle sue società a Dell’Utri e famiglia, con le immancabili intercettazioni che il pubblico della tv ignora. Chissà cosa sarebbe andato in onda. Una cosa è certa: Urbano Cairo, senza rendersene conto, cancellando così il programma di un giornalista sotto scorta per la sua attività, che ha appena testimoniato ai pm che indagano sulle stragi e che dell’indagine stragi voleva occuparsi, non sta dando un bel segnale.