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Gino Cecchettin da Fazio, ma finisce sotto attacco sui social per presunte battute sessiste
Battute triviali, pesanti, a sfondo esplicitamente sessuale che non restituiscono certo una buona immagine di chi le ha fatte...
Che tempo che fa, Gino Cecchettin ospite da Fazio. Ma sui social spuntate battute sessiste con un account a suo nome
“Dopo l’importante discorso pronunciato per ricordare sua figlia Giulia, questa domenica a #CTCF ospiteremo Gino Cecchettin”, così dall’account ufficiale di Che tempo che fa. Dunque Fazio intervisterà per la prima volta in studio Gino Cecchettin, il padre di Giulia. Va riconosciuto al conduttore di aver fatto un colpaccio che sicuramente innalzerà il gradimento del suo programma. Chiaramente era una decisione presa da tempo che è stata resa nota solo un giorno prima della messa in onda.
Il tema dell’intervista sarà il discorso dall’elevato tono morale pronunciato qualche giorno fa, ma dovrebbe essere anche l’occasione per chiarire una strana vicenda che ha tenuto banco ieri sui social, oltre che sul passaparola di WhatsApp e Telegram. Infatti sui social sono circolati i post provenienti da un account X (già Twitter) col nome di Gino Cecchettin e identificato da @ginother, nome con cui è noto, peraltro, su tutti gli altri social il padre di Giulia.
Battute triviali, pesanti, a sfondo esplicitamente sessuale che non restituiscono certo una buona immagine di chi le ha fatte. Dopo la diffusione del materiale il profilo su X è stato rapidamente chiuso, alimentando ulteriori dubbi. Esiste uno strumento affidabile, come del resto riportato da Open, “Wayback Machine” che ha permesso di trovare vecchi tweet provenienti da quell’account che dal 2013 ha la stessa foto di Gino Cecchettin, sebbene nell’immagine sia naturalmente più giovane di ora. La maggior parte dei post erano contro Matteo Salvini e i Cinque Stelle, con puntate su Matteo Renzi.
Lo stesso David Puente, svelabufale di Open, ha dovuto ammettere quanto riportato, sebbene abbia sorvolato sui post a esplicito contenuto sessuale che sono quelli che hanno destato grande indignazione. I più diffusi sono questi: Sabri70 (donna): “Mi confermate che nonostante gli anni ci si imbarazzi sempre?”. Gino Cecchettin: “Se scoreggi durante un 69 può succedere”. E poi: Candy (donna): “Devo cambiare nome al mio vibratore. Consigli?”. Gino Cecchettin: “Bert-one o bertone”.
I due profili sono ancora attivi. Sabri70 ha ripostato il Twitter il 7 dicembre, confermando quindi l’autenticità del dialogo. E poi un altro postato il 24 gennaio 2013 dal profilo di Ginio Cecchettin dal titolo: “Per l’uomo il sesso è come una partita di tennis”:
1) Devi trovare il partner per giocarla
2) Il riscaldamento serve solo per testar la racchetta
3) Più lungo è il riscaldamento meno hai confidenza con la racchetta
4) Se sei scarso il tuo avversario ti liquida in 15 minuti (compreso il riscaldamento) e non lo richiamerai a giocare ancora
5) Più sei bravo più la partita dura
6) Se sei veramente bravo spazi per tutto il campo
7) Se vincerai la partita il tua avversario (sic) sarà ugualmente contento perché sei un asso
8) Una doccia e via al bar a raccontare a tutti la tua performance
Va da sé che se il profilo fosse veramente di Cecchettin gli sviluppi sarebbero clamorosi, soprattutto dopo il discorso pronunciato recentemente e che dovrebbe essere letto in tutte le scuole e che sarà il tema portante dell’intervista di domani sera da Fazio. Ci aspettiamo che i bravissimi tecnici di Fact Checking ci facciano sapere qualcosa di più preciso essendo in genere velocissimi ad intervenire in questo tipo di vicende ma questa volta sono un po’ pigri.
In un certo senso la vera notizia è che questo fatto - che ricordiamo aspetta ancora di essere confermato o smentito - è stato censurato da quasi tutti i media, a parte qualche timida eccezione.
Open: “Gino Cecchettin sotto attacco sui social: ripescate battute sessiste sul profilo X col suo nome. È stato hackerato?”
Il Tempo: “Il giallo dei post sessisti: bufera per gli screenshot”
L’Identità: Gino Cecchettin sotto attacco sui social: quei post sessisti e c’è chi accusa un hacker”.
Quale occasione migliore per fare luce su questo domani sera? E questo anche e soprattutto nell’interesse del supposto protagonista di questa vicenda.