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Giornalisti, Mattarella in memoria di Tobagi: "Era un giornalista libero"

In un articolo del Corriere Mattarella ricorda Walter Tobagi, il giornalista morto 40 anni fa per mano di terroristi di estrema sinistra

Mattarella ricorda il giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi in occasione del quarantesimo anniversario della sua morte: "La sfida della libertà è sempre vitale, Tobagi è un esempio del giornalismo libero".

"Questo giorno di memoria è importante per il Corriere della Sera, che ha avuto in Tobagi una delle sue firme più prestigiose, e lo è per tutta la stampa italiana: la società è cambiata in questi decenni, ma la sfida della libertà, dell'autonomia, dell'autorevolezza della professione giornalistica è sempre vitale. Il desiderio di scavare nella realtà per portare alla luce elementi nascosti, oltre a essere buon giornalismo, aiuta anche a trovare semi di speranza. Di questo abbiamo bisogno". Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un articolo scritto per il 'Corriere della Sera', in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Walter Tobagi, il giornalista del 'Corriere del Sera' e presidente dell'associazione lombarda dei giornalisti ucciso il 28 maggio del 1980 a Milano da terroristi di estrema sinistra.

"Per il suo giornale Walter Tobagi è più di un simbolo: è esempio di un giornalismo libero, che non si piega davanti alla minaccia, che non rinuncia allo spirito critico nel raccontare la realtà, che vive nel pluralismo", aggiunge il capo dello Stato. "Walter Tobagi fu ucciso barbaramente perché rappresentava ciò che i brigatisti negavano e volevano cancellare. Era un giornalista libero, che indagava la realtà oltre stereotipi e pregiudizi, e i terroristi non tolleravano narrazioni diverse da quelle del loro schematismo ideologico", afferma il presidente Mattarella.