MediaTech

Google e Facebook, mica ce state a cojonà?

Di Mirco Maggi

Negli ultimi tempi sembra proprio che ai colossi del Web non vada giù che una "creatura" di altro grembo, e non suddita a regole ottuse, esca dal coro...

Affaritaliani.it è il più grande quotidiano d'Italia, fondato e diretto nel 1996 da Angelo Perrino, ma negli ultimi tempi sembra proprio che ai colossi del Web non vada giù che una "creatura" di altro grembo, e non suddita a regole ottuse, esca dal coro e faccia più "click" dei loro pargoli e dei loro protetti.

Scrivo da anni su Affaritaliani, e credo in questo giornale libero, forte, e senza censura, ma soprattutto senza servilismi nei confronti di nessuno: su Affari regna solo la notizia, bella o brutta, politicamente corretta o scorretta, non ha importanza.

Spesso il Direttore mi ha pubblicato editoriali scomodi e graffianti, che nessun altro Direttore ha avuto il coraggio di pubblicare, e lo ha fatto senza fare una piega. Perchè il pensiero è libero, e il giornalismo, quello vecchia maniera, anche. Le cinque W, la verifica delle fonti, la correttezza dell'informazione super-partes, sono i valori imprescindibili per chi scrive con deontologia ed onestà.

Perchè è questa la stampa, bellezza; e tu non ci puoi fare niente. Niente!