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Il fitness? Può ripartire massimizzando i canali offline e il marketing

Eduardo Cagnazzi

Casadei: "Conservare però le buone abitudini apprese con la ginnastica tra le pareti di casa". Una perdita di 2 miliardi e 200mila professionsti senza lavoro

Oltre 200mila professionisti senza un lavoro stabile e 2 miliardi di euro di perdita economica. È il quadro allarmante che emerge dai dati dell’International Fitness Observatory sul mercato delle imprese di fitness in Italia nel 2020. L'indagine è stata presentata di recente durante ‘Exercise is medicine’, web conference organizzata da Fit.Comm, l’associazione che riunisce i principali player del settore.

Il virus ha dunque messo in ginocchio un settore, quello del fitness e dello sport, che rappresenta grazie al suo indotto una realtà di rilievo nell’economia nazionale e che ha visto a rischio numerosi posti di lavoro.

Ora si parla molto di ripartenza delle palestre, dopo un periodo durato quasi un anno in cui il 70% delle persone che si è ormai ritagliato uno spazio in casa per la sua personal gym e che si allena regolarmente tra le quattro mura domestiche (dati Pulsee Energy Index, l'osservatorio realizzato da Pulsee, operatore per le utenze domestiche 100% digitale di Axpo Italia): la sfida sarà dunque quella di schiodare dal divano i più pigri e riportare in palestra i nuovi abitudinari dell’ home fitness.

Il fitness marketing specialist che supporta i personal trainer con la “Strategia del Partenone” di Jay Abraham

L’industria del fitness ha affrontato un momento difficilissimo e ora, per ogni professionista del benessere e della forma fisica, è il momento di rendere più solide le basi. Una delle azioni da intraprendere sta appunto nel moltiplicare i canali di acquisizioni clienti”, afferma Amerigo Casadei, classe ‘84, fitness marketing specialist che aiuta personal trainer e titolari di palestre a trasformare la propria passione in una professione stabile e redditizia.

 

Come? Attraverso un mix di competenze strategiche, tecniche di business e di marketing a 360 gradi.

 

Originario di Torre Annunziata, ma da molti anni a Caserta, Amerigo nasce come web designer per poi specializzarsi in marketing. Dal 2015, anno dell’avvio della sua attività, ha collaborato con oltre 400 clienti, come centri fitness, palestre e personal trainer. Tra i suoi clienti spicca Umberto Miletto che, con oltre mezzo milione di follower, è l’influencer fitness più gettonato dei social.

 

 “La pandemia ha creato la necessità di rimettere in discussione i vecchi paradigmi e così come le modalità con cui si gestisce la propria impresa in questo settore. Bisogna aprirsi alle nuove esigenze, dettate da un pubblico profondamente cambiato in questo ultimo anno, ancora più esigente ed oculato nelle scelte di acquisto. Ed allo stesso tempo è fondamentale comunicare e raccontare nel migliore dei modi la nostra attività”.

Per farlo, è sicuramente necessario adeguarsi alle nuove frontiere dell’home fitness e della digitalizzazione. “Chi non si adeguerà ad una costante ed attiva presenza online rischia seriamente di rimanere indietro in un percorso di crescita ormai fisiologico e che sta aprendo scenari nuovi nel settore”, ammette Casadei. “Ma questa presenza da sola non basta”. Il fitness marketing specialist infatti, rifacendosi alla Strategia del Partenone di Jay Abraham, un’autorità a livello mondiale sui temi del marketing strategico, afferma che è necessario cercare, attivare e alimentare diversi modi e strategie per trovare nuovi clienti.“Per rilanciare un centro sportivo, una palestra o un’attività come il personal training, c’è bisogno di una strategia multicanale che coniughi il digitale con il marketing tradizionale, ma prima di curare la presenza digitale è fondamentale massimizzare la parte offline, studiando il processo d’acquisto, curando le relazioni umane con la riattivazione e fidelizzazione dei vecchi clienti, incentivando i clienti attuali a referenziarci ai loro amici, e stringendo partnership di valore con altre attività complementari in modo da creare il proprio impero (piccolo o grande che sia poco importa).