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Il Tgcom è nato ad Affaritaliani. I colleghi di Mediaset raccontano. VIDEO

Alla Festa dell’Unità la storia di Affari con il direttore Angelo Maria Perrino. Vent'anni di news online. Amarcord tra giornalisti nati in via Eustachi

Come è iniziato il giornalismo digitale? La parola ad Affaritaliani.it, da 20 anni sul web con la sua informazione croccante. La sua storia è andata in onda alla Festa dell’Unità di Milano in occasione del dibattito organizzato da Edicola 2.0, la prima edicola digitale.

Una serata amarcord tra professionisti nati nella redazione di via Eustachi. A ricordare la nascita del primo quotidiano online, c'erano il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino e due professionisti entrambi ex redattori di Affari: il caporedattore di Tgcom24, Domenico Catagnano, e Enrico Fedocci, inviato Mediaset, che ha moderato il dibattito e che ha dato vita ad Edicola 2.0assieme alla giornalista dell’Espresso Arianna Giunti e all’imprenditore Mimmo Lo Bello. 
 
Il dibattito è stato trasmesso in diretta su Facebook o, meglio ancora, in tempo reale, per ricordare un'espressione coniata proprio in via Eustachi, quando la storia e il linguaggio dell'informazione online erano ancora tutti da costruire. Nella redazione di via Eustachi sono nate tante parole del giornalismo online, che hanno gettato le basi per il vocabolario della Rete.

Ma, tra le sorprese della serata, la chicca più importante, e magari ancora inedita, è proprio la ricostruzione della nascita di Tgcom. Era la fine degli Anni Novanta e, come hanno raccontato Fedocci e Catagnano, il sito, allora diretto da Enrico Mentana, veniva in realtà confezionato in via Eustachi...

E oggi come si concilia la velocità nel dare la notizia con la necessità di verifica? Di quali news possiamo fidarci? Internet offre a chi si vuole informare davvero tante possibilità, ma mai come da quando è nata la Rete le bufale hanno avuto vita così florida. Se da un lato è impossibile tacere la verità, dall’altro sembra impossibile contenere notizie false e deformate. E i lettori attraverso i social amplificano l’effetto con post e condivisioni. 

Il web diventa una piazza virtuale in cui ci si confronta. Ma ci si massacra anche. E’ così che sono nati gli haters, coloro che dietro una tastiera diventano aggressivi, danno giudizi sommari, massacrano l’interlocutore.  Contribuiscono a formare un’opinione che se nasce da elementi verificati è vera, ma se è frutto di passaparola spesso distorce la realtà. Enrico Mentana li ha invece definiti "webeti"E da piazza Internet rischia di diventare una gogna virtuale. 

Come uscirne allora? Ecco l'inno all'indipendenza dell'informazione proposto dal direttore di Affari Angelo Maria Perrino: "E' il grande valore perso dal giornalismo e dall'editoria italiana, finita nella mani dei grandi gruppi e delle lobby industriali e finanziarie". Una realtà da cui nasce proprio Affaritaliani.it come esperimento di giornalismo indipendente ed editore puro. "L'indipendenza e l'autonomia dei giornalisti sono valori di cui si sente sempre più la mancanza e che saranno sempre più apprezzati in futuro", ha concluso il direttore Perrino.





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