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James Dyson Award 2019, i 20 progetti finalisti internazionali
Forma, funzionalità e impatto ambientale: i 20 progetti finalisti del James Dyson Award 2019
Dai 20 migliori finalisti dell’ultima edizione del James Dyson Award, emerge che gli inventori non vengono più riconosciuti soltanto per lo studio della miglior forma e funzione delle loro creazioni ma anche per l’approccio sempre più focalizzato all’impatto ambientale di queste ultime.
Pannolini mono materiale, freni senza contatto e sacchetti organici prodotti con resti di pesce. I finalisti internazionali del James Dyson Award trasformano la sostenibilità ambientale e sociale in prodotti di design.
I prossimi appuntamenti in agenda per lo sviluppo sostenibile non potranno prescindere da una spiccata vocazione alla progettazione di design.
Gli inventori finalisti, dei quali per la prima volta il 50% è donna, continuano con determinazione a proporre progetti volti a migliorare la vita degli utilizzatori, applicando scienza e tecnologia per rispondere a una delle istanze più sentite dall’opinione pubblica ovvero l’impatto ambientale e sociale di un prodotto. Quando parliamo di impatto ambientare naturalmente viene presa in considerazione ogni fase di vita del prodotto dalla sua produzione, all’utilizzo, fino allo smaltimento.
Peter Gammack, Vice Presidente della divisione Design and New Technology di Dyson afferma: “L’ambizione dei progetti di quest’anno è sorprendente. Si percepisce quanto i giovani ingegneri siano letteralmente allarmati dalle questioni globali e dai problemi dei singoli individui, e come considerano la tecnologia una leva per un futuro migliore. I loro progetti dimostrano che semplici soluzioni possono avere il potere di rivoluzionare lo stile di vita delle persone.”
Scelti dagli ingegneri Dyson tra centinaia di finalisti provenienti da 27 nazioni partecipanti, questi 20 progetti saranno ora presentati a Sir James Dyson che designerà i tre progettisti che saliranno sul podio.
Ambiente MarinaTex
La creazione di MarinaTex nasce dalla profonda convinzione che dovremmo sempre focalizzarci su forma, funzione e impatto ambientale quando siamo di fronte a un progetto di design o ingegneristico. Lucy, l’ideatrice, risolve due problemi: la pervasività della plastica usa e getta e gli scarti del pesce.
MarinaTex è un’alternativa biodegradabile alla plastica monouso, realizzata con rifiuti organici del pesce e alghe rosse di provenienza locale.
Se al tatto e alla vista è assimilabile alla plastica, le somiglianze finiscono qui. Infatti, MarinaTex è più resistente, più sicura e molto più sostenibile della sua avversaria derivata dal petrolio. Prodotta con un unico tipo di alga rossa per legare le proteine estratte dagli scarti di pesce, MarinaTex ha una struttura a bande sovrapposte che conferiscono resistenza e allo stesso tempo flessibilità. MarinaTex è biodegradabile, ciò significa che si potrà smaltire con i rifiuti organici alimentari, si decompone in 4-6 settimane, senza pesare su eventuali nuovi sistemi di smartimento.
Ambiente Aeroflux Contactless Brake
Oggi anche Il settore dell’aviazione, sente l’esigenza di migliorare il proprio impegno nei confronti della sostenibilità per affrontare la minaccia del cambiamento climatico. I produttori aerospaziali si sono assunti l’impegno di ridurre le emissioni di carbonio, in aviazione, del 50% tra il 2005 e il 2050. Negli aeromobili, il punto debole delle emissioni di carbonio sono proprio i freni.
I freni convenzionali con multidischi in carbonio si basano sulla frizione, si consumano molto velocemente e occorre cambiarli spesso. I freni Aeroflux usano il principio della ‘eddy current braking’, quindi il freno senza frizione. L’assenza di contatto elimina il consumo.
Un campo magnetico è applicato su entrambi i lati dei due conduttori, dischi non ferromagnetici chiamati rotori. I rotori sono agganciati alle ruote dell’aeromobile e girano grazie un campo magnetico quanto le ruote si muovono.
Nel momento in cui i rotori si muovono attraverso il campo magnetico stazionario, vengono indotte piccole correnti elettriche circolari (eddy current braking). Queste ultime generano il proprio campo magnetico in una direzione opposta al campo magnetico stazionario. L'interazione di questi campi applica una forza di trascinamento sui rotori che provoca una torsione frenante.
Ambiente Sumo
I pannolini monouso sono tra i prodotti più impattanti conferiti in discarica, infatti impiegano ben 500 anni a decomporsi. Ma non c’è dubbio che siano un prodotto indispensabile per tutti i bambini, dunque è necessario intervenire sul loro impatto ambientale.
Sumo propone la soluzione di un pannolino biodegradabile. È assorbente e prodotto con fibre antibatteriche di eucalipto e di estratto di alghe. Sumo è il primo pannolino mono materiale, caratteristica che lo rende ideale per il riciclo. Minimizza gli sprechi e riduce i tempi e i costi di riciclo.
Società Schistoscope
La Schistosomiasi è una malattia causata da un verme parassita che vive nell’acqua fresca delle regioni subtropicali e tropicali. Nel 2015 circa 252 milioni di persone hanno contratto la Schistosomiasi. Nello stesso anno si stima che da 4.400 alle 200.000 ne siamo morte. È principalmente diffusa in Africa, in Asia e Sud America. Circa 700 milioni di persone, abitanti di 70 Paesi, vivono in aree dove la malattia è comune.
Il Schistoscope fornisce maggiori possibilità di diagnosi della Schistosomiasi attraverso la semplificazione del processo diagnostico. Come in uno scatto fotografico, immortala il campione di urina e attraverso un algoritmo definisce il livello di infezione. Si tratta di un dispositivo semplice e “portatile”.
Con Schitosope si possono effettuare fino a 50 test al giorno, incrementando significativamente il controllo e l’eliminazione della Schistosomiasi anche in zone remote e particolarmente arretrate.
Società Ubitone
Le persone affette da sordità e cecità stanno aumentando. Nella maggior parte dei casi queste patologie si sviluppano in età avanzata, quindi avranno maggiore impatto sui paesi con tasso di anzianità della popolazione più elevato. Il Braille, il più comune sistema di lettura e scrittura per non vedenti e ipovedenti, fu inventato nel 1821 ed è ancora oggi in uso.
Ubitone è un’alternativa al Braille, si tratta di un dispositivo di comunicazione per assistere le persone non vedenti e sorde e farle comunicare.
Utilizzando il riconoscimento vocale e il dizionario Braille, Ubitone traduce la voce in una modalità comprensibile alle persone cieche e sorde. Il dispositivo utilizza sei anelli vibranti da indossare sulle dita, questi anelli emettono una vibrazione, un sistema simile al contatto Braille. L’applicazione su smartphone esegue il commando e comunica le informazioni a dispositivi attraverso la connessione Bluetooth.
Questo potrebbe aprire un nuovo mondo alle persone cieche e sorde le quali non sarebbero più vincolate all’uso del Braille. Podcasts, programmi TV e radio saranno accessibili in tempo reale.
Società Gecko Traxx
Abitare al mare può non essere semplice per disabili costretti su una sedia a rotelle. L’accesso indipendente in spiaggia è spesso negato a queste persone, perché banalmente le ruote non scorrono agevolmente.
Gecko Traxx è un accessorio portatile ed economico per sedie a rotelle manuali che consente la motricità fuori strada, ovvero su superfici difficoltose, come la sabbia.
Si tratta di uno pneumatico a sezione trasversale, è discreto quando montato sulla sedia a rotelle e si espande quando entra in contatto con la superficie più “difficoltosa” da affrontare. La sedia a rotella sarà tre volte più stabile grazie alla maggior superficie di contatto pneumatico-suolo. La clip integrata si attiva facilmente anche se l’utente ha scarsa capacità motorie dell’utente e consente all’individuo di attivare lo pneumatico in totale indipendenza rimanendo sulla sedia a rotelle.
Le donne dell’innovazione Uma Smith, Cocoon
Secondo il Centre for Disease Control and Prevention, quasi tre milioni e mezzo di americani soffrono di epilessia. Le crisi epilettiche possono essere pericolose non solo per una persona epilettica, ma anche per chi assiste. Non è sempre facile individuare i luoghi più sicuri in cui portare una persona in crisi e spesso le persone che assistono alla crisi non sanno riconoscere una crisi epilettica e nemmeno prestare un primo soccorso. Qui Uma Smith entra in gioco e propone la sua soluzione.
Cocoon è una protezione intelligente per le persone in crisi epilettica ed è un dispositivo di allerta per attivare i soccorsi. Quando una persona si rende conto che sta per avere una crisi epilettica, apre Cocoon, si stende sul fianco e infila Cocoon in testa lasciando il volto libero. Un sensore magnetico rileva quando il dispositivo è stato aperto e segnala ai contatti preinseriti nel dispositivo le coordinate GPS della persona che sta subendo la crisi. Un accelerometro rileva le convulsioni e in contemporanea un chip collegato al cellulare chiama un’ambulanza se la crisi epilettica dura più di cinque minuti.
Le donne dell’innovazione Hannah Tilsley e Chamonix Stuart, Nah, Yeah Buoy
Circa l’80% delle 1000 persone salvate in mare dalla Surf Life Saving in Nuova Zelanda si sono trovati in difficoltà a causa delle forti correnti. Inoltre, diversi studi dimostrano che proprio in Nuova Zelanda gli annegamenti sono la terza causa di morte accidentale.
Le due designer hanno voluto proporre un dispositivo che aiuti a prevenire il problema. Infatti, il “Nah, Yeah buoy” è un sistema che aumenta Ia sicurezza in acqua perché progettato per identificare forti correnti vicino alla riva, per visualizzare la loro posizione, e i loro movimenti e infine inviare messaggi di allarme a bagnini e bagnanti.
Le donne dell’innovazione Frederique Sunstrum, Continutiy
Il diabete è una malattia in forte aumento nel mondo e colpisce 1 individuo su 10. Gli attuali dispositivi usati per monitorare e per trattare i diabetici possono essere poco sicuri, oltre che dolorosi e necessitare di tempi piuttosto lunghi.
Per cercare di superare le performance degli attuali dispositivi di monitoraggio e somministrazione di insulina, l’ingegnere Frederique Sunstrum ha trovato la soluzione per soddisfare le stesse esigenze ma in modo meno invasivo per il paziente.
È un dispositivo che sfrutta la GlucoWise™ technology e monitora costantemente i livelli di glucosio attraverso un apparecchio simile a un orecchino. Esattamente come un orecchino è composto da due parti, che devono essere applicate sui due fronti del lobo. Da una parte del lobo, il dispositivo trasmette radiofrequenze, attraverso il lobo stesso, schiarendo gli strati della pelle, generando un’immagine delle cellule sanguigne e permettendo al sensore, dall’altro lato del lobo, di leggere i livelli di glucosio. Successivamente, il dispositivo vibra per allertare il paziente circa i cambiamenti del livello di glucosio e manda un segnale al suo cellulare. Il dispositivo che produce l’insulina è un dispositivo portatile per uso orale, assolutamente invasivo, infatti si spruzza in bocca la sostanza che sarà assorbita dalle pareti interne delle guance.
Altri progetti:
- Air Disk Cooling Technologie
- Afflo
- With U
James Dyson Award
Il concorso è aperto agli studenti inventori dotati di capacità progettuale e mossi dell’ambizione di risolvere i problemi del prossimo futuro. Le soluzioni vincenti sono selezionate da Sir James Dyson in persona, e devono mostrare ingegnosità, sviluppo iterattivo e fattibilità commerciale. Grazie ai numerosi studenti, provenienti da 27 nazioni, il concorso è destinato ad accogliere sempre più idee e approcci innovativi per affrontare una gamma sempre più ampia di problemi sociali e ambientali.
Sin dalla prima edizione del concorso, quindici anni fa, Sir James Dyson ha già contribuito con più di un milione di sterline al supporto di idee innovative. Per sostenere i finalisti a sviluppare i loro progetti, ogni anno il vincitore assoluto ritira un premio di 30,000 sterline, mentre i vincitori nazionali ne ricevono 2,000. A differenza di altre competizioni, in questa, i partecipanti mantengono la completa proprietà intellettuale delle loro idee.
Il James Dyson Award fa parte di un progetto più ampio di Sir James Dyson, volto a mostrare quanto gli ingegneri professionisti possano incidere sul nostro futuro. Il Dyson Institute of Engineering and Technology, la James Dyson Foundation e James Dyson Award alimentano una visione di continuo sviluppo e innovazione per incoraggiare gli aspiranti ingegneri, ad applicare le loro conoscenze teoriche e scoprire nuovi modi di migliorare le vite di migliaia di persone grazie alla tecnologia.