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Francesca Fagnani alle Belve addomestica e doma il "Viperetta" Ferrero

Di Giuseppe Vatinno

Belve, il modello della Fagnani può ricordare un po’ quello di Mixer di Giovanni Minoli

La Fagnani e il Vipera

Francesca Fagnani, laureata in Lettere con un dottorato in filologia dantesca, si è imposta con il suo “Belve” (Rai 2) come il fenomeno mediatico dell’anno. Di lei si ricorda un bel programma Rai degli esordi, “Il prezzo”, in cui si addentrava in un carcere minorile dove erano reclusi ragazzi legati al mondo della criminalità organizzata.

Nel mondo delle interviste è difficile inventarsi qualcosa perché il canovaccio, la regola, non permette molte innovazioni. Il modello della Fagnani può ricordare un po’ quello di Mixer di Giovanni Minoli (con cui infatti ha lavorato), ma è privo dell’irruenza che aveva l’allora giovane giornalista ed è invece addolcito dalla femminilità intrigante della Fagnani che sa dosare perfettamente il tono e i modi adottandoli di volta in volta ai diversi ospiti.

Si potrebbe dire che la Fagnani uccide con il sorriso sulle labbra. Anche la sua avvenenza non è un fattore trascurabile perché si tratta di una bellezza porta e non ostentata, come invece spesso avviene nel mondo dello spettacolo.

L’altra sera è stata la volta di Massimo Ferrero, meglio noto come “er viperetta”, produttore cinematografico ed ex presidente della Sampdoria.

Un romanaccio pericoloso per qualsiasi giornalista, pronto ad atterrare con noncuranza nei terreni della volgarità dialettica, attitudine questa, che tra l’altro l’ha reso famoso come un personaggio mediatico che buca lo schermo. Un critico bravo e informato come Aldo Grasso -che difficilmente fa sconti a qualcuno- è intervenuto il giorno dopo con un articolo sul Corriere della Sera in cui loda la saggezza giornalistica della intervistatrice che ha lasciato sfogare Ferrero nel campo dell’intemperanza verbale per poi invece condurlo con mano ferma e decisa dove lei voleva e cioè farlo esplicitare nella sua natura popolare senza finire nella censura per turpiloquio vista la sua frequenza imbarazzante ad utilizzare l’epiteto del membro virile maschile.Compito peraltro difficilissimo perché Ferrero -nipote di una soubrette di avanspettacolo dell’Ambra Jovinelli - recita calcando il suo ruolo di “romano de’ Roma” e dice fiero di sé: “Er popolo me ama” e pronuncia Instagram con un meraviglioso “Aistragram” che manderebbe in sollucchero Carlo Verdone.

L’intervista ha tenuto incollati al televisore i molti telespettatori proprio per la sua capacità di coinvolgimento e ne consigliamo la visione in differita, per chi l’avesse persa, su RaiPlay.

Viperetta ha recitato la sua solita parte di “uomo del popolo” poverissimo che riesce grazie solo alla sua furbizia a scalare il mondo sociale ed entrare, come imprenditore, nel cinema prima e del calcio dopo.

Parlata romana greve che si può ascoltare in un bar di Tor Bella Monaca, Viperetta è stato addomesticato se non domato dalla Fagnani che tra un sorriso e l’altro l’ha fatto parlare e lo ha “attivato” per fare spettacolo ed audience proprio come lei voleva. Ferrero –dice Grasso- è uno sconfitto che è finito a San Vittore e poi ai domiciliari e che è stato rinviato a giudizio e quindi ha fatto bene la Fagnani a non infierire e a rispettarne la difficile situazione contingente.Libero ha invece raccontato un gustoso aneddoto familiare.

La Fagnani è la compagna di Enrico Mentana che sovente prende le difese dei poveri intervistati e così la stessa conduttrice rivela: "Spesso lo guardiamo assieme e quando faccio una domanda scomoda, agli ospiti, prende le loro parti, empatizza con loro dicendo poveraccio come lo tratti?”.

Selvaggia Lucarelli non la ama e non è mai andata a Belve sebbene più volte invitata. Dice che non le piace il suo modo di intervistare e che “fa sguardi sarcastici e faccette allusive”. Battute ingenerose che sembrano rivelare più una invida per il successo della compagna di Mentana che una reale critica motivata.In ogni caso per un po’, purtroppo, non vedremo più Belve perché l’edizione 2022 è terminata e la giornalista sta preparando la nuova edizione. Il “materiale” umano certo non le manca.