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La Stampa, scivolone sindacale di Giannini: il Cdr gli tira le orecchie

La Stampa, Il cdr infatti non ha gradito modalità e tempi con i quali è stata comunicata la nuova organizzazione del giornale
La Stampa, per il Cdr bene riorganizzazione non le modalità di comunicazione
A La Stampa nasce il primo caso tra il nuovo direttore Massimo Giannini e il comitato di redazione. Il cdr infatti non ha gradito modalità e tempi con i quali è stata comunicata la nuova organizzazione del giornale. Viene contestato che l’ordine di servizio, molto dettagliato nello spiegare il perché di incarichi e trasferimenti, è stato diffuso in redazione prima dell’incontro fissato tra il direttore e cdr.
La lettera del Cdr della Stampa alla redazione
Cari colleghi e colleghe,
avete ricevuto via mail, ieri, le nuove disposizioni del direttore Massimo Giannini.
Il Cdr giudica irrituale la diffusione dell’ordine di servizio pochi minuti prima dell’incontro programmato con il direttore e, per la parte relativa agli incarichi ed ai trasferimenti, in contrasto con le prerogative fissate dall’art. 34 del nostro contratto di lavoro, dal momento che per il direttore le nuove disposizione sarebbero dovute entrare “subito in vigore” senza il preavviso previsto di 72 ore, termine entro il quale al Cdr spetta di esprimere un parere motivato. Sottolineiamo soprattutto il rammarico per i colleghi che hanno appreso di essere stati trasferiti senza alcun preavviso della direzione. Ci auguriamo che quanto accaduto sia un fatto isolato e rimediabile.
Promozioni e spostamenti: non entriamo nel merito delle decisioni comunicate che hanno toccato i colleghi, di cui solo in parte il direttore ci è sembrato il consapevole autore delle scelte. Ci permettiamo però di ricordare che molti colleghi da tempo attendono gli stessi legittimi riconoscimenti. Inoltre (come abbiamo avuto modo di far notare già ieri a Massimo Giannini), il modo di procedere lo riteniamo inaccettabile. Soprattutto in contrasto con le promesse che avevano portato in redazione un clima di fiducia e coesione, concretizzatosi nell’ampio consenso espresso con il voto di gradimento. Diversi colleghi coinvolti dalla nuova organizzazione hanno infatti appreso le novità leggendo la mail. Nessuno li aveva informati. Trasferimenti di responsabilità e colleghi rimossi da incarichi pluridecennali e con specifiche competenze, non sono stati né contattati preventivamente, né avvertiti. In molti casi, nemmeno i responsabili di settore erano al corrente delle novità. Un modo di procedere che ricorda il brutto capitolo dei trasferimenti da Roma e che speravamo esserci lasciati alle spalle, tornando a costruire percorsi e scelte condivise più che imposte. Pertanto invitiamo la direzione a riesaminare coi colleghi interessati le varie posizioni, valutando tutte le alternative possibili per valorizzare la professionalità e l’esperienza dei colleghi, nessuno escluso.
Abolizione orario spezzato: registriamo positivamente, invece, il ripristino di settori e figure di riferimento e responsabilità. Così come (da noi ribadito più volte) l’abolizione della pausa di 45 minuti nei turni web, ritenuta unanimemente assurda fin dalla sua prima formulazione. Accogliamo positivamente che il Direttore – pur non enunciandola nel suo Ods – l’abbia di fatto accolta: nei prossimi giorni Giannini lo comunicherà alla redazione. E formalizzerà anche la data da cui partirà la riorganizzazione (presumibilmente il 1 luglio). Altrettanto positiva ci pare l’intenzione di rafforzare e rendere più freschi i contenuti del web, senza dimenticare la carta.
Province: il Cdr ha accolto con favore la delega affidata al vice direttore Paolo Griseri e il rinforzo rappresentato dall’inserimento di Marco Sodano per il rafforzamento della sinergia carta-web. Al tempo stesso ha preso atto di come gli attuali organici delle edizioni non abbiano potuto portare a valutare inserimenti nel piano di riorganizzazione della redazione centrale, “trasfusioni” di nuove risorse che hanno sempre caratterizzato la storia de La Stampa. Al direttore è stata rappresentata la situazione che ha già visto la maggior parte dei colleghi (al 20 giugno) superare abbondantemente il monte ore di straordinario forfettizzato, un elemento che rischia di innescare problematiche e che deve essere tenuta sotto controllo e affrontata senza indugio. In vista di un ordine di servizio specifico per ogni singola Provincia il Cdr si è messo a disposizione per un necessario contributo al miglioramento della qualità del lavoro dei colleghi, consapevole delle diverse criticità sul tavolo per ciascuna edizione e delle specificità che riguardano redazioni-territorio-diffusione ecc. E’ stato inoltre chiesto, in ordine alla situazione attuale, di considerare un eventuale aggiustamento al taglio dei compensi per le collaborazioni “interne”.
Orari di chiusura: durante l’incontro di ieri abbiamo espresso a Giannini le nostre (e vostre) preoccupazioni per gli orari di chiusura, protratti a volte anche dopo la mezzanotte. Orari che sul medio-lungo termine potrebbero avere consistenti ricadute sui conti economici (riguardando anche gli altri giornali del gruppo Glocal). Giannini ha ammesso che ci sono state serate difficili, episodi dettati da esigenze giornalistiche, ma ha sostanzialmente spiegato che terrà certamente conto del problema. Anche se resta aperta la questione legata alle partite di calcio, giocate di sera: “Mi pare giusto che, se Repubblica chiude a mezzanotte ed esce con i risultati delle partite – sono le state sue parole -, almeno per quelle di Toro e Juve lo dobbiamo fare anche noi: dobbiamo esserci, non siamo figli di un Dio minore. L’obiettivo è quindi chiudere il giornale normalmente tra le 22.30 e le 23, salvo entro la mezzanotte quando giocano le due squadre torinesi”. Il Cdr ha fatto notare che la redazione da tempo aveva raggiunto l’obiettivo delle chiusure entro le 22,30.
Presenze in redazione: abbiamo ribadito anche l’esigenza di attuare una seria riflessione – coinvolgendo l’amministrazione – sul numero contingentato di presenze nelle redazioni per il Covid, in molti casi sottodimensionato rispetto alle possibilità, pur rispettando i termini di sicurezza. L’esigenza è quella di tornare ad offrire un prodotto più completo e di qualità, e questo passa anche dal rafforzamento delle presenze. Il direttore ha concordato.
Sostituzioni estive: domani incontreremo di nuovo Giannini per definire lo scacchiere delle sostituzioni estive e vi daremo comunicazione delle scelte effettuate. In merito, il direttore ha già anticipato la possibilità di un ulteriore “aiuto estivo” in arrivo da Radio Capital, che potrebbe aggiungersi ai colleghi “interni”.
Grazie per l’attenzione e perdonate il lungo messaggio ma gli argomenti lo richiedevano.
Il Cdr