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Luca Telese porta a teatro la vita e la drammatica morte di Enrico Berlinguer

di Redazione

"La scorta di Enrico. Quando i supereroi lavoravano per il Pci", le 3 serate evento dello spettacolo di Luca Telese su Berlinguer

Luca Telese a teatro con la vita e la drammatica morte di Enrico Berlinguer. Le date

Debutta il 20 maggio dal Teatro Sala Umberto di Roma e sarà poi il 24 maggio a Milano al Piccolo Teatro Sala Paolo Grassi nella rassegna “Milano per Gaber”, e l'11 giugno a Bologna al Teatro Arena del SoleLa scorta di Enrico. Quando i supereroi lavoravano per il Pci, lo spettacolo di e con Luca Telese, liberamente tratto dal suo bestseller La scorta di Enrico (Solferino Editore).

Lo spettacolo racconta, attraverso la vita e la drammatica morte di Enrico Berlinguer - leader tra i più amati e rimpianti d’Italia - la storia di un popolo, quello “della sinistra “: in un certo senso, la storia stessa del nostro paese. Luca Telese fa parlare gli uomini che hanno accompagnato Berlinguer nella sua vita e nella sua missione.  Accanto a loro i fatti, i testimoni, i documenti senza rinunciare alla densità dei sentimenti legato alle grandi narrazioni, a scorci preziosi sul Berlinguer privato e ricostruzioni di eventi che hanno scosso il mondo, dalla primavera di Praga al golpe cileno, al delitto Moro, il terremoto in Irpinia, i funerali di Andropov; e in questa temperie le scelte e le parole di un uomo che seppe attraversare un tempo difficile “senza mai perdere gli ideali della propria giovinezza”.  

Così, nei 75 minuti di questa emozionante narrazione, si sorride, si ricorda, si inghiottono lacrime e si trova ispirazione per il futuro: Non c'è apologia, e nemmeno agiografia in questo racconto: solo un’asciutta e preziosa esattezza, in cui la normalità di quella classe dirigente, rispetto alla irresponsabile follia di quella presente, sembra davvero un bene rifugio scrive Luca Telese, che unendo la sua voce a quelle degli uomini della scorta, dei figli di Enrico, dei preziosi archivi dell’epoca, costruisce il racconto corale di una stagione insieme perduta e attualissima. Perché la storia non è finita e le sfide che non solo la sinistra ma l’Italia tutta si trova davanti arrivano dritte da quei giorni: «quello emesso dalla scorta di Berlinguer non è il sospiro nostalgico per un passato che non tornerà mai: è il seme di una storia che oggi può far nascere nuovi frutti con il suo esempio. Una, dieci, mille, scelte di vita.»