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Maraini prezzemolo dell'editoria: approda a destra, ma è al veleno su Silvio
Dacia è presente nell’intero arco costituzionale: a sinistra con Repubblica, al centro con il Corriere della Sera ed infine a destra con Mondadori
Ma più che la sua “onestà intellettuale” forse l’aiutata essere la sua compagna.
Il suo capolavoro l’ha fatto qualche settimana fa quando era riuscita ad attaccare financo Berlusconi che gli dà da vivere con Nuovi Argomenti: “Stanno circolando per la rete delle mie frasi su Berlusconi che sono state scritte, anzi pronunciate nel 2018, quando il cavaliere era vivo. Non so chi le abbia tirate fuori oggi, non io. Ho denunciato a suo tempo alle Poste l’abuso ma mi è stato risposto che l’autore è introvabile. Si tratta oltretutto di un testo manipolato. Non ho mai detto che Berlusconi sia peggio del fascismo, bensì che il pericolo del berlusconismo è più sottile, più sotterraneo e più difficilmente riconoscibile del fascismo. Non rinnego nell’insieme il mio giudizio ma sinceramente se fosse dipeso da me non sarei intervenuta nel giorno della sua morte. I morti si rispettano, anche col silenzio”.
Insomma la Maraini non è poi molto diversa dalla pletora di intellettuali o supposti tali che banchettano alla tavola imbandita di Mediaset magari poi sputandoci dentro con giudizi irrisori e taglienti su quello che ormai è stato il fondatore, vedi il caso della Littizzetto. La sua visione tardo femminista è corrosiva. Ad esempio a proposito dei rapporti sentimentali ebbe a dire, sempre a proposito del Cavaliere: “C’è chi dice che ha amato le donne, addirittura si suggerisce che le abbia amate troppo. E questo fa capire quanto sia ancora diffusa l’idea che per l’uomo l’amore consista in seduzione, conquista, possesso, e consumo erotico”. Quindi per “Dacia la gelida” la seduzione non deve esistere né l’uomo deve “conquistare” una donna.
Magari le deve fare una posta certificata con cui le svela i suoi sentimenti. A questo siamo giunti dopo decenni di balorderie.