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Maurizio Mannoni rilitiga con Bianca Berlinguer
Maurizio Mannoni in trincea contro la Berlinguer che gli sfora i tempi
Ormai i siparietti tra Maurizio Mannoni e Bianca Berlinguer sono diventati leggendari, un must a cui gli affezionati telespettatori di Rai 3 non vogliono e non possono (anche volendolo) sottrarsi.
Sono anni che Mannoni, chiamato da Crozza Mannoioni, litiga in diretta con Bianca Berlinguer perché la giornalista sfora con i tempi del suo Carta Bianca provocando ritardi a Linea Notte.
https://it.dplay.com/nove/fratelli-di-crozza/stagione-1-ep-18-crozza-mannoioni-il-lavoro-usurantone/
C’è da dire che la scenetta che delizia Crozza riassume in sé un concentrato dell’antico vizio italico di non lavare i panni sporchi a casa propria, comportamento particolarmente sanzionabile se si tratta di un servizio pubblico pagato con i soldi di tutti i contribuenti.
È mai possibile che il riconfermato direttore di Rai 3 Stefano Coletta, il quale conosce bene queste dinamiche di contrapposizione interna, non riesca a porvi rimedio?
I telespettatori devono assistere ogni volta a questo “Grande Fratello Rai 3” con Mannoni stizzito e poco galante nei confronti della sua collega donna?
Eppure, sulla carta, sono tutti di sinistra, e dovrebbe almeno esserci una sorta di collaborazione tra chi la pensa allo stesso modo.
Magari non vogliono più cambiare il mondo ed unire i proletari, ma almeno un po’ di concordia tra colleghi non guasterebbe.
Come può un giornalista come Mannoni lamentarsi in continuazione in diretta con frasi imbarazzanti, come quelle pronunciate l’ultima volta: "Dieci minuti di ritardo. Che facciamo, andiamo in onda? Che dite? Lo chiedo ai nostri ospiti, siete voi che avete aspettato dieci minuti. Se voi mi dite no io chiudo e vado a casa". Oltretutto, a quell’ora improba, non è che ci siamo milioni di spettatori che alla notizia dell’andata a casa si dispererebbero e cercherebbero forsennatamente il ripristino…
Ma ‘sti problemi risolveteveli un po’ tra voi. Ricchi giornalisti che si beccano come ragazzini adolescenziali. Poi si lamentano che la gente diventa populista…