MediaTech
Mediobanca, giù ricavi tv tradizionale nel 2020. Su abbonati streaming (+42%)
Il rapporto realizzato da Mediobanca mostra il rallentamento de settore televisivo tradizionale, in contrasto con l'inesorabile crescita dello streaming
Il calo investe tutti i comparti: -22,7% la radio (500 milioni nel 2020), -7,2% la TV in chiaro (4,4 miliardi) e -2,3% la Tv a pagamento (3,2 miliardi). Quest’ultima però cela dinamiche opposte, con la Pay Tv tradizionale in calo (-8,5%), mentre gli abbonamenti streaming crescono a doppia cifra (+42,5%), rappresentando ora l’8,3% dei ricavi aggregati del settore (+2,9 punti percentuali rispetto al 2019).
Sono in contrazione anche i ricavi da canone (-4,1%), con il numero degli abbonati al servizio pubblico sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2018; è però possibile attendersi una recrudescenza dell’evasione del canone Rai a partire dal 2023, qualora venga confermata l’abolizione dell’attuale modalità di riscossione in bolletta, così come sembrerebbe previsto dagli impegni sottoscritti dall’Italia per accedere ai fondi del Pnrr. Gli otto principali operatori Media&Entertainment italiani hanno subito una contrazione dei ricavi dell’8,8% sul 2019, quale effetto dei minori introiti pubblicitari (-13,5%) e della distribuzione di contenuti (-10,3%).
Segno negativo, ma più contenuto, anche per i ricavi della Pay Tv (-2%). Il mercato italiano si conferma concentrato, con i tre principali operatori televisivi (Sky, Rai e Mediaset) che detengono più dell’80% del settore televisivo nazionale. In termini di fatturato, Sky si attesta in prima posizione (2,8 miliardi), seguita dalla Rai (2,5 miliardi) e da Mediaset (1,8 miliardi).
Tutti gli operatori tradizionali sono in contrazione, più contenuta per La7 (-2,5% sul 2019) e Rai (-5,4%). Nel 2020 – si legge ancora nell’indagine - è proseguita la crescita esponenziale delle piattaforme online, grazie anche alla forte ascesa di Netflix che può già contare su oltre 4 milioni di abbonati (quasi triplicati rispetto al 2018).
Questi numeri hanno consentito all’operatore S-Vod (Subscription Video on Demand) di sviluppare nel nostro Paese un giro d’affari stimato attorno ai 300 milioni (+70% sul 2019 e +160% rispetto al 2018), con una proiezione verso i 450 milioni nel 2021. Nel 2020 si registra una diffusa diminuzione degli organici sia sul 2019 (-1,7%, -362 unità) sia rispetto al 2018 (-2,5%, -547 unità). Solo La7 e Sky incrementano i loro livelli occupazionali in entrambi i periodi. L’ebit margin aggregato è pari al -5,2% nel 2020, in peggioramento di 4,8 punti percentuali rispetto al 2018, ma sono in controtendenza Mediaset (+4,3%), Walt Disney (+3%) e Rai (+1,1%). Continuano a brillare per redditività: Discovery (12,8%) e Walt Disney (10,4%).
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