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Nomine Rai, sarà la volta buona? Piano Industriale di Salini appeso a un filo

Marco Zonetti

Ultimatum Pd-M5s all'Ad Rai mentre i nomi anticipati da affaritaliani sono in lizza per le nuove direzioni. Ma tutto potrebbe slittare ancora

Tre mesi e mezzo fa, chi scrive dava in anteprima i nomi dei nuovi direttori e superdirettori Rai, fra i quali spiccavano Stefano Coletta (in lizza per l'Intrattenimento Prime Time e per l'Interim di Rai1); Angelo Teodoli (per la direzione del Coordinamento Generi); Ludovico Di Meo (Interim Rai2 e direzione serie Tv e cinema); Franco Di Mare (Intrattenimento Daytime e Interim Rai3).

Tre mesi e mezzo più tardi, e dopo svariati CdA terminati con un nulla di fatto, dopodomani giovedì 19 dicembre potrebbe essere la volta buona in cui l'Amministratore Delegato Salini partorirà le fatidiche assegnazioni delle varie cariche ai suddetti nomi. Pesantemente pressato dal Pd (che infine si è reso conto di non toccare palla in Rai malgrado sia al Governo dall'agosto scorso) e dai 5 Stelle che tentano disperatamente di mantenere gli spazi occupati l'anno scorso a Viale Mazzini, ecco che il potentissimo ma altrettanto indeciso Ad dovrebbe aver finalmente compreso che la vittoria di Matteo Salvini in Emilia-Romagna non è poi così scontata, e che il Governo Conte - sostenuto da Bruxelles - ha tutta l'intenzione di resistere il più possibile per scongiurare il ritorno del Leader del Carroccio a Palazzo Chigi, e di conseguenza in Rai.

Per dare l'abbrivio al suo tanto agognato piano industriale, Salini ha dunque bisogno del pieno sostegno del Governo: non di quello precedente, non di quello paventato nel futuro, bensì di quello attuale. Domani vi sarà dunque, finalmente, fumata bianca con le nomine tanto attese? Dopo aver tenuto per mesi in sospeso tre reti e due direttori (Teresa De Santis e Stefano Coletta), dopo essersi clamorosamente assunto l'Interim di una Rai2 ormai esangue sostenuta al momento solo dai risultati di Fabio Fazio la domenica sera, l'Ad Salini prenderà finalmente una decisione per riscuotere la Rai dalle nebbie dell'incertezza nelle quali naviga a vista da troppo tempo? Chissà perché, ma ne dubitiamo. Intanto Viale Mazzini attende con il fiato sospeso ancora una volta e, ventilandosi voci sempre più insistenti di un ennesimo rinvio delle nomine e di imminenti dimissioni di Salini, potrebbe essere l'ultima per quanto riguarda il suo destino e la sua avventura in Rai.