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Orsini lascia Il Messaggero: "Contro di me una dura campagna diffamatoria"
Stasera torna a "Piazzapulita" e il giornale degli studenti LUISS lo difende: "Arricchisce il prestigio dell'Università"
Il sociologo torna a "Piazzapulita"
Ancora una volta Alessandro Orsini, discusso sociologo della LUISS, è al centro dell'attenzione. “Oggi ho lasciato Il Messaggero. Mi scuso con tutti coloro che avevano sottoscritto un abbonamento soltanto per leggere i miei articoli”, ha scritto sui social, con un post che di certo non gli costerà l’accusa di falsa modestia. Dopo una “pausa di riflessione”, i lettori di Orsini colmeranno la lacuna su “un nuovo quotidiano”, del quale il Professore non ha ancora svelato il nome. Questa sera Orsini tornerà a “Piazza Pulita”, ospite di Corrado Formigli, dove è nata la rovente polemica che ha accompagnato le sue riflessioni sulla guerra tra Russia e Ucraina.
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“E' in atto una virulenta campagna diffamatoria contro di me fatta di fake news. Non ci sono problemi. Io amo chi mi odia. Il governo italiano ha approvato l'invio di armi all'Ucraina: missili Stinger antiaerei, missili Spike controcarro, mitragliatrici Browning, mitragliatrici Mg, munizioni”, scrive Orsini che, come raccontato da affaritaliani.it, non è certo nuovo a polemiche mediatiche. Ma nessuna delle precedenti aveva avuto questa eco, anche perché il tema non è affatto banale: si può essere o meno d’accordo con le considerazioni dello studioso sul conflitto, ma il suo diritto ad esprimerle non va mai messo in discussione.
A sostenerlo non è solo affaritaliani.it, ma anche Michelangelo Mecchia, direttore di Globetrotter, giornale degli studenti della LUISS. Lungi dall’essere un danno per l’immagine dell’università di Confindustria, le posizioni di Orsini a suo avviso “arricchiscono il patrimonio culturale dell’ateneo e ne aumentano il prestigio”.