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Perrino: "Il crime in tv? Racconta la realtà. IA? Semplificherà vita e news"

di Redazione

Dalle case occupate ai programmi di nera, dai social all'IA: il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è intervenuto a’“Igorà-Tutti in piazza"

Rai Radio1, il direttore Perrino ospite di Igor Righetti a "Igorà- Tutti in piazza". L'intervista 

Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è intervenuto nella serata di mercoledì 15 maggio a ’“Igorà-Tutti in piazza”, il seguitissimo e sagace format crossmediale intergenerazionale, ideato e condotto da Igor Righetti, voce storica di Radio Rai, in onda dal lunedì al venerdì. 

Tanti i temi trattati dal direttore Perrino: il clima che ha portato un italiano su quattro a non denunciare più il reato appena subito,  due su tre a non avere fiducia nella giustizia e a non sentirsi sicuri; il successo dei programmi televisivi dedicati ai fatti di cronaca nera; il fatto che l’Italia sia tra gli ultimi Paesi in Europa per competenze digitali, dato che però contrasta con i 43 milioni di italiani attivi  sui social e con il numero degli smartphone; le potenzialità dell’intelligenza artificiale su giornalismo e mondo dell’editoria.

ASCOLTA QUI L'INTERVENTO DEL DIRETTORE PERRINO 

 

Case occupati da anni, scuola diventate ring, ladri provenienti da Paesi non in guerra, delinquenti con più decreti di espulsione e cittadini sempre meno fiduciosi nella giustizia. A quale futuro stiamo andando incontro? Secondo il direttore Perrino siamo davanti a un “affresco della nostra società semplice e povera, a vite quotidiane anonime e senza volto. E le contraddizioni segnalate sono alquanto reali e terrificanti”. Di fronte a ciò, ha sottolineato Perrino, "il Palazzo è chiuso in sé stesso: non si accorge di ciò che viene al di sotto”.

Sulla passione per i programmi “crime” che travolge milioni di italiani, Perrino ha affermato: “Io ho studiato questo settore, grazie agli inviti che ho ricevuto per partecipare alle trasmissioni tv, in particolare Ore 14, programma Rai condotto da Milo Infante, che ha avuto in questo ultimo periodo una progressione degna di nota: è partito a settembre dal 6% di share per arrivare al 9%. Dalle ospitate ho capito che in queste trasmissioni si parla della realtà: ed è proprio questo ciò che colpisce il pubblico. Parliamo di generi, suoceri e fidanzate, mentre il resto dell’informazione si chiude nei sociologismi: se la suona e se la canta da sola insomma. Questi programmi “crime” invece parlano della vita ed è per questo che hanno successo”.

Siamo il Paese degli smartphone, ma anche degli analfabeti digitali. Un paradosso? Secondo Perrino “questa è l’Italia nel bene e nel male”. "Io sui social mi diverto, ha dichiarato il direttore, sono luoghi di grande creatività, dove trovi il commento, l’ironia e le battute. Su Affaritaliani.it abbiamo anche una rubrica “Affari in rete”. Secondo Perrino dobbiamo prendere le distanze dalle degenerazioni, ricordando però che “i social sono la metafora della nostra vita: un modo di comunicare tra noi”.

L’intelligenza artificiale sta trasformando in maniera veloce il mondo di giornalismo e editoria, ma secondo Perrino “i cambiamenti che arriveranno saranno positivi”. “Io sono stato un pioniere dell’informazione digitale fondando il primo quotidiano online nel 1996 e penso che l’IA semplificherà le nostre vite, esaltando la creatività. Il progresso va appoggiato e cavalcato”. Perrino ha ricordato infatti: “Quando nacquero le automobili negli Stati Uniti i misoneisti (chi è contrario alle novità) dissero che non avrebbero preso piede perchè non tutti potevano permettersi un autista. Ecco così potrebbe essere per l’IA: ci sono molte paure ingiustificate, ma bisogna guardare al futuro con ottimismo”, ha chiosato il direttore.