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Presunto spionaggio via Zoom. Il Financial Times sospende un suo reporter

Mark Di Stefano è accusato di aver spiato attraverso la piattaforma alcune riunioni "sensibili" di due testate rivali

Mark Di Stefano, reporter del Financial Times, è stato sospeso per spionaggio via Zoom. Come riportato da Prima Online, l’accusa è quella di essersi intrufolato, attraverso la piattaforma, a due riunioni considerate “sensibili” dell'Independent e dell'Evening Standard, sugli impatti economici e finanziari del covid-19 per le due testate, tra tagli e licenziamenti.

Di Stefano aveva condiviso la notizia via twitter al FT da Buzzfeed, lo scorso gennaio, proprio mentre la riunione era in corso. "Nel ricostruire la vicenda" riporta il quotidiano, "l’Independent ha specificato come tra gli accessi via Zoom ci sia un account registrato a nome di Di Stefano, con il dominio Ft.com, rimasto connesso per 16 secondi. Dopo pochi minuti alla riunione si è connesso un account anonimo, ovviamente a video spento, ma riconducibile al telefono del reporter. Lo stesso account alla sera avrebbe partecipato anche alla riunione dell’Evening Standard, tenuta dal direttore George Osborne".

Christian Broughton, editor dell’Independent, ha parlato di "ingiustificata intrusione nella privacy dei propri giornalisti" mentre un portavoce dell’Evening Standard ha chiesto le scuse da parte del Financial Times per “l’azione inaccettabile”.