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Pubblicità, Wwp punta su sei network: il budget per l'IA sale a 250 milioni
AKQA, Ogilvy, VML, Hogarth, GroupM e Burson al centro delle strategie del gruppo pubblicitario
Nel 2023 la crescita dei ricavi netti è stata dello 0,9%, per il 2024 è atteso un risultato tra lo 0 e il +1%
Wpp taglia i costi, aggiorna i suoi obiettivi finanziari a medio termine e annuncia investimenti annuali di 250 milioni di sterline per la messa a punto di tecnologie proprietarie nell'ambito dell'intelligenza artificiale e dell'analisi dei dati. E’ quanto emerso oggi a Londra nel corso del Capital Markets Day, annunciato dal gruppo lo scorso ototbre in occasione della pubblicazione dell’ultima trimestrale.
Wpp ha dunque riorganizzato le attività riunendo le sue agenzie di marketing, pubblicità e pubbliche relazioni sotto sei brand: AKQA, Ogilvy, VML (nata di recente dalla fusione di Wunderman Thompson e VMLY&R), Hogarth, GroupM e Burson (frutto del merger tra Hill & Knowlton e BCW, appena annunciato al mercato), il cui fatturato complessivo corrisponde al 90% del giro d’affari del gruppo. Un piano che che dovrebbe garantire a Wpp un risparmio sui costi netti annualizzati pari a circa 125 milioni di sterline nel 2025, quasi la metà di quello previsto nel 2024. L’obiettivo è un ulteriore risparmio lordo di 175 milioni di sterline grazie alla riduzione dei costi per back office e altri settori di operatività. Tuttavia, Wpp dovrà mette a bilancio anche 125 milioni di sterline per sostenere la ristrutturazione delle attività.
Lato finanziario, Wpp ha alzato l’obiettivo di medio termine di margine operativo, dal 15,5-16% annunciato al Capital Markets Day del dicembre 2020 al 16-17%, e ha indicato che l’esercizio 2023, di cui comunicherà i dati il prossimo 22 febbraio, si è chiuso in linea con la guidance. A livello di preconsuntivo, la crescita dei ricavi netti (“revenue less pass-through costs”) è stata dello 0,9% e il margine operativo è stato pari al 14,8%, o al 15% escludendo l’effetto dei tassi di cambio. Wpp aveva annunciato di guardare ad una crescita dei ricavi netti tra lo 0,5% e l’1% e ad un margine operativo compreso tra il 14,8% e il 15%, escludendo gli effetti valutari. Per l’esercizio 2024, il gruppo prevede una crescita ancora su livelli bassi, compresa tra lo 0% e l’1%, e un miglioramento del margine operativo da 20 a 40 punti base, sempre escludendo gli effetti valutari.
«Nel 2023 abbiamo dovuto affrontare un contesto più impegnativo, ma per il futuro prevediamo una solida domanda per i nostri servizi. Siamo dunque fiduciosi di poter accelerare la nostra crescita nel medio termine», ha affermato il Ceo Mark Read. A medio termine il gruppo prevede una crescita dei ricavi netti del 3%, mentre al Capital Markets Day del dicembre 2020 aveva annunciato un target tra il +3% e +4%.
«L’intelligenza artificiale sta trasformando il nostro settore e noi la vediamo come un’opportunità e non come una minaccia. Crediamo fermamente che rafforzerà e non sostituirà la creatività umana», ha poi detto Read in relazione al piano di investimenti pianificato nel settore. WPP Open, la piattaforma tecnologica di intelligenza artificiale, è già oggi utilizzata da oltre 28.000 persone nel gruppo ed è stata adottata anche da alcune importanti clienti come L'Oréal e Nestlé. «D'altronde, l’intelligenza artificiale avrà un profondo effetto sulla nostra attività», ha concluso Read, sottolineando le opportunità che i servizi e gli strumenti abilitati dal machine learning offriranno sempre di più in futuro alle aziende per la creazione e la pianificazione delle loro campagne pubblicitarie.