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Rai, Tg2 in bilico tra M5s e FI. Maggioni "capa" dei social: tutti i nomi

di Gabriele Penna

Cresce la suspense intorno al direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano: va al governo o al Tg1? Più probabile la seconda

Ma l’idea della Maggioni è diventare la "capa" dei social dell’azienda. Sostanzialmente, assumere la direzione di Rai digital, ora sotto Elena Capparelli, che guida anche Rai play. Con Sangiuliano al Tg1, si libera il Tg2. E là il quadro va riequilibrato perché Il Movimento 5 Stelle, rimasto a bocca asciutta nell’ultima infornata, resta comunque la terza forza politica del Paese. Si scalda Giuseppe Carboni, direttore del Tg1 ai tempi dei governi Conte. Per Carboni c’è anche l’ipotesi Rai Parlamento. Se così fosse, al Tg2 ci andrebbe Antonio Preziosi in quota Antonio Tajani (è stato il suo testimone di nozze). 

Alla direzione di Rai Radio 1 può saltare Andrea Vianello. Pronta a prendere il suo posto è Angela Mariella: in questo modo si rispetterebbe la parità di genere, ma la Lega sarebbe sovrarappresentata. La cosa più semplice, quindi, è che al Tg2 i 5 Stelle propongano una donna.

Questo è quello che riguarda le testate. Per quanto riguarda l'area "generi" invece, Giorgia Meloni vuole il day time, al momento diretto da Simona Sala. Il suo vice è Angelo Mellone, che con Fratelli d’Italia al governo è pronto a fare la staffetta con Sala, che a sua volta andrebbe a Rai documentari.

La Meloni vuole anche Rai fiction. Il motivo? Raccontare il Paese. Lì potrebbe andarci Fabrizio Zappi e quindi Maria Pia Ammirati, attuale figura chiave, traslocherebbe a Rai cinema al posto di Nicola Claudio, che ha già molti incarichi e quindi potrebbe cedere tranquillamente il passo. 

La vera operazione-chiave di Fratelli d’Italia consiste nell'accorpare Rai fiction a Rai cinema per fare un grande polo dell’audiovisivo con “tre braccia”: cinema, televisione e piattaforma streaming, puntando tutto sui contenuti originali e nativi per ognuna di queste aree. La cosa singolare è che Fratelli d’Italia non ha nessun rappresentante nel consiglio di amministrazione (malcontento anche qui). L'idea è far dimettere il Cda e dare al prossimo ad un mandato pieno. È la cosa più naturale. Questa è l’ultima fotografia. Come abbiamo già detto in sede politica negano che ci siano state decisioni o passi in avanti.