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Sergio Staino se ne va da Avvenire

Giuseppe Vatinno

Sergio Staino si dimette criticato dai suoi stessi lettori

Sergio Staino, ateo militante e convinto, lavorava già da un anno ad Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani diretto da Marco Tarquinio.

L’ultima vignetta della serie “La domenica di Staino” e dal titolo “Hello, Jesus!” non è proprio andata giù ai lettori. Si trattava del solito attacco a Matteo Salvini, questa volta condotto tramite lo strumento grafico: Jesus porge una bambina liberata dal demonio nelle mani della madre e dice: “Mezza ora di Salvini in diretta…renderebbero indemoniato anche un bove!”. Jesus compie il “miracolo”: libera la bambina dal demonio semplicemente spegnendo la Tv dove compare Salvini.

Le critiche sui social non si sono fatte attendere e Staino è stato letteralmente bersagliato da commenti negativi, tanto da indurre il vignettista a scrivere al direttore una lettera di dimissioni subito accettata.

Il fenomeno delle pubblicazioni cattoliche che per apparire al passo dei tempi progressisti che paiono (solo superficialmente) scandire l’orologio della Chiesa Cattolica di Papa Francesco si arricchisce quindi di una nuova perla che fa il paio con i giudizi sferzanti sul governo dati da Famiglia Cristiana, qualche tempo fa.

Tarquinio non nuovo a smanie politiche (per i Cinque Stelle) ha voluto oltrepassare il Rubicone della satira ed è stato prontamente punito dai suoi lettori. Tarquinio e Staino, nella volontà di seguire pedissequamente il Papa, non hanno voluto considerare che i cattolici non sono tutti progressisti schierati acriticamente con quello che propala il Vaticano e pensano (e comprano) di proprio. Se un vignettista ateo vuole sberleffare un governo che non gli piace ci sono tanti altri pulpiti per farlo: perché scegliere proprio quello del giornale dei vescovi italiani? E a poco serve definire i suoi critici “figure rancorose…al limite della volgarità”, perché sono i suoi lettori, quelli che gli pagano lo stipendio.

Ed una riflessione anche sul direttore Tarquinio: dopo questa figuraccia non sarebbe il caso di pensare alle dimissioni essendo assai evidente che non è più in alcuna sintonia con i suoi lettori?

È possibile che per amore del “mondo alla rovescia”, per “amore della contraddizione e dello scandalo” che sta sconquassando la società occidentale si debba sempre cercare il colpaccio, l’assurdità, l’eclatante? Cosa ci si aspettava da un ateo che disegna Gesù nel più importante giornale pastorale cattolico? La domanda è: perché è stato assunto? Che c’entrava Staino con Avvenire? È come se la Boldrini fosse assunta da un quotidiano sovranista…

Il cardinal Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei, voluto da Papa Francesco, ha qualcosa da dire?