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Stefano Feltri, dal potere al tempo libero. Il declino del direttore defenestrato da De Benedetti
La "nuova vita" dell'ex direttore del Domani brutalmente mandato via dal "suo" giornale dall'Ingegnere
E poi si accorge che è tutto svanito. Nessuno se lo fila più. Il portiere non lo guarda neppure e la pesante porta d’ingresso ora se la deve aprire da solo. E il cioccolatino all’anguria? “So’ finiti!” gli risponde un rude vocione da una stanza attigua.
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E così nell’articolo ci sciorina malinconiche riflessioni sul fatto che, in definitiva, il tempo che ha recuperato non avendo più una cippa da fare è una cosa positiva, buona per lo spirito. Fuori dalle tensioni lavorative ora può contemplare le bellezze della natura, le farfalle, qualche raro scoiattolo, e i moltissimi ratti che allietano i bei parchi romani. Che bello pensare al tanto tempo che ora ha di fronte. Lo può ghermire, lo può fare suo.
Conquista una panchina e la difende da un barbone invidioso. Quello molla la presa e lui si siede sfogliando quello che fu una volta il suo giornale. Il tempo è un valore, scrive su Style. I giovani disoccupati infatti lo hanno sempre saputo. Ora lo è anche lui. Un gocciolone si fa strada sulla gota non più allietata dal bergamotto, mentre guarda il cellulare che non squilla…