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Tiki Taka, l'addio di Pierluigi Pardo: "Ho bisogno di sentire nuovi stimoli"
Al suo posto dovrebbe arrivare Piero Chiambretti. Il conduttore uscente: "Resto a fare telecronache, se trovo la formula non escludo altro programma di sport"
Tiki Taka, l'addio di Pierluigi Pardo: "Ho bisogno di sentire nuovi stimoli"
“Il programma era sopra la media di rete con uno share tra l’8 il 9% ma dopo tanti anni di conduzione ho sentito il bisogno di nuovi stimoli“. Pierluigi Pardo annuncia al Corriere della Sera l’addio a Tiki Taka, la trasmissione sportiva della seconda serata di Italia 1, da lui condotta fin dalla primissima puntata del 2013. Un esperimento "nato sette anni fa da un buco di palinsesto - aggiunge -, dove si parlava di calcio ma con leggerezza, in maniera diretta e informale, perché se siamo formali nel calcio è finita. Non è mica il recovery fund (…) Era un programma trasversale aperto a tutti: calciatori, artisti, politici, personaggi anche di altre tv. Sono passati tutti, da Vespa a Floris, da Fiorello a Jovanotti, da Renzi a Salvini, da Bocelli a Burioni”. Al suo posto dovrebbe arrivare Piero Chiambretti: “L’ho sentito spesso nei giorni del virus per fargli arrivare il mio affetto e lui mi ha chiamato quando ha avuto la proposta per Tiki Taka. Se davvero ci sarà Chiambretti penso di lasciarlo in buone mani e a un amico“.
"Se non trovo la forma posso anche fermarmi per un po'"
Nella prossima stagione 2020/21, Pardo non sarà volto ma soltanto voce in TV; le telecronache (della Champions League su Canale 5 e della Serie A su Dazn) saranno infatti il suo principale impegno. Non esclude, però, l’eventualità di poter condurre in futuro una trasmissione ‘extra calcio’: “Mi sono impegnato a non condurre programmi sportivi da altre parti (anche perché se avessi voluto continuare con talk di calcio avrei proseguito Tiki) ma ho una deroga per poter pensare ad altro - conclude -. Se ci viene in mente un’idea interessante, fuori ma anche dentro Mediaset perché no? Eviterei il talk politico, penso a una formula più legata a interviste, personaggi, contaminazione tra sport e spettacolo, cultura e politica. Vediamo, se non trovo l’idea giusta posso stare tranquillamente fermo un giro, ho già una settimana molto intensa”.