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Tim, Luciano Sale lascia la poltrona a capo delle Human Resources

Gubitosi non è l'unico a lasciare le deleghe: Luciano Sale, direttore Human Resources, abbandona l'incarico

Tim, Luciano Sale abbandona la carica di direttore delle Human Resources: poltrona affidata a Giovanna Bellezza

Luciano Sale lascerà in via consensuale il proprio incarico di Direttore Human Resources, Organization&Real Estate a far data da oggi. L’interim della direzione viene affidato a Giovanna Bellezza, attuale responsabile Human Resources, Business Partner & Labour Cost Planning di Tim. Lo rende noto Tim in un comunicato. A Luciano Sale, si legge in una nota, "va il ringraziamento per il significativo contributo manageriale assicurato in questi anni all’interno del gruppo e per i risultati raggiunti, cui si associa l’augurio per le prossime sfide professionali".

Al manager (che risulta titolare di 245.146 azioni ordinarie Tim), si legge, sarà riconosciuto un trattamento di severance conforme con la politica di remunerazione approvata dall’Assemblea del 31 marzo 2021; l’assegnazione si qualifica pertanto come operazione con parte correlata esclusa, ai sensi dell’apposito Regolamento Consob.

Intanto, l'incontro tra il leader della Lega Matteo Salvini e i sindacati sulla vicenda Telecom Italia (Tim), oggetto dell'interesse di Kkr, ha evidenziato una "consonanza" sull'urgenza di difendere un asset strategico nell'interesse dell'occupazione.

Lo scrivono i sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni in una nota congiunta dopo l'incontro avvenuto oggi. “Registriamo una consonanza sull'urgenza di difendere un asset strategico per il Paese, nell'interesse dei lavoratori e dello sviluppo della digitalizzazione dell'Italia", si legge nel comunicato. In una nota Salvini ha ribadito la contrarietà allo "spezzatino" dell'azienda, oltre alla necessità di "difendere l'interesse nazionale e aziendale".

Nei giorni scorsi Salvini aveva espresso soddisfazione per le dimissioni da amministratore delegato di Luigi Gubitosi, messo nel mirino da Vivendi, principale azionista di Tim. Vivendi ha definito troppo bassa l'offerta preliminare messa sul piatto da Kkr per l'acquisto di una quota di controllo di Tim, aggiungendo che intende restare azionista dell'ex monopolista.