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Twitter, Musk chiama l'amico Dorsey: l'ex Ceo chiarirà i dubbi su utenti-bot

In vista del processo in programma per il 17 ottobre, Musk chiama a giudizio l'ex Ceo del social network per dare informazioni trasparenti sugli utenti-bot

Jack Dorsey, che si è dimesso dalla carica di amministratore delegato di Twitter a novembre scorso (ruolo a oggi ricoperto da Parag Agrawal) e ha lasciato la società a maggio, è in buoni rapporti con Musk e soprattutto è stato un entusiasta sostenitore dell’offerta di acquisizione del patron di Tesla.

In un'intervista a Rolling Stone all'inizio del 2019, Dorsey ha detto di aver "amato" Musk e quello che stava cercando di fare con Tesla e SpaceX. Musk era persino apparso al ritiro aziendale di Twitter all'inizio del 2020 per parlare con i dipendenti tramite videochat, durante la quale si è lamentato, appunto, del problema dei bot di Twitter.

Dopo che Musk è diventato il maggiore azionista di Twitter alla fine di marzo, Dorsey è stata la prima persona della società che ha contattato. Dorsey, che all'epoca era ancora direttore di Twitter, in seguito incoraggiò Musk a unirsi al consiglio di amministrazione e parlò in modo brillante di lui dopo che il Cda aveva accettato di vendere la società a Musk.

Ad aprile scorso poi Dorsey aveva descritto Musk come "l'unica soluzione di cui mi fido" per risolvere i problemi di Twitter, aggiungendo: "Mi fido della sua missione di estendere la luce della coscienza". A dirimere la vicenda sarà la Corte del Delaware. L'inizio del procedimento è previsto per il 17 ottobre e durerà cinque giorni.