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Twitter taglia 300 posti di lavoro (e per paura diffonde i dati nella notte)

Twitter taglierà l'8% della propria forza lavoro. La paura di ripercussioni sui mercati ha spinto ack Dorsey a diffondere la trimestrale alle 4 del mattino

Twitter taglia. Entro la fine della settimana, il ceo Jack Dorsey potrebbe firmare il licenziamento di 300 lavoratori, pari all'8% della forza lavoro della società. Più o meno la stessa percentuale già mandata a casa lo scorso anno, quando il fondatore tornò in sella con il ruolo di amministratore delegato. Lo riporta Bloomberg.

La ragione è semplice: se il fatturato non cresce abbastanza, il rosso si alleggerisce abbattendo i costi. E quelle al personale sono le sforbiciate più semplici. Non certo un buon segnale per Twitter, che continua a cercare appigli dopo l'asta andata deserta per il suo acquisto. Dorsey aveva fissato la data della pubblicazione della trimestrale (il 27 ottobre) come limite per ricevere una proposta d'acquisto. I tempi stretti, spinti per evitare fibrillazioni di borsa, non hanno convinto i possibili acquirenti. E così, via via, si sono defilati Disney, Google e Salesforce.

La conferma dei 300 posti di lavoro potrebbe arrivare proprio alla diffusione dei conti. Sarebbe dovuto essere un giorno di svolta e invece è l'ennesimo momento che segnala le difficoltà dell'uccellino azzurro. L'incertezza e la paura delle reazioni di mercato (Twitter ha perso il 40% del proprio valore negli ultimi 12 mesi) ha spinto la società a una mossa inedita: la trimestrale sarà diffusa alle 4 del mattino.