Al Gruppo Servier Italia la certificazione del Top Employers Institute
Il riconoscimento per le Best Practices nel campo delle condizioni di lavoro.
Il gruppo Servier-Italia, società farmaceutica internazionale indipendente regolata da una fondazione no-profit, è ufficialmente certificato dal Top Employers Institute per le sue eccellenti condizioni di lavoro. Con una forte presenza internazionale in 148 paesi e un fatturato di 4 miliardi di euro nel 2016, Servier impiega più di 21mila persone in tutto il mondo. In Italia, il gruppo è rappresentato da due filiali commerciali, Servier Italia e Istituto Farmaco Biologico Stroder, per un totale di 428 dipendenti. La terza società del gruppo, l’Istituto di Ricerca Servier (IrS), fondato a Roma nel 1982, è ormai una realtà consolidata con un impegno costante per lo studio di nuove molecole in tutte le fasi di sviluppo clinico. E’ all’insieme di queste tre aziende italiane che va il riconoscimento del Top Employers Institute, rientrando il gruppo di fatto tra le prime aziende farmaceutiche che formano e sviluppano i talenti a ogni livello aziendale e che si sforzano costantemente di migliorare e ottimizzare le loro Best Practice nel campo delle risorse umane.
Top Employers Institute è un’organizzazione indipendente che esamina e analizza, secondo riconosciuti standard internazionali e attraverso un severo e approfondito processo di valutazione, le HR Best Practices delle aziende a livello mondiale su Culture, On-boarding, Talent Strategy, Workforce Planning, Learning & Development, Performance Management, Career & Succession Management, C&B.
“Se la vocazione di Servier è mettere il paziente e l’innovazione al centro di tutte le sue azioni- dichiara ad Affaritaliani Francois DebaillonVesque, direttore generale delle filiali commerciali- per noi è essenziale promuovere l’impegno individuale e collettivo. Siamo, infatti, coscienti che sono i nostri dipendenti, collaboratori e ricercatori, a sostenere e alimentare questa vocazione, cui ha risposto per primo, ormai più di sessant’anni fa, il nostro fondatore. Sono alla guida della Filiale italiana dal 2016, dopo essere stato in altre filiali in Europa e in Oriente, e sono orgoglioso di dire che ovunque i nostri dipendenti sono protagonisti dei nostri processi. Sono fiero di guidare un'azienda che mette al centro le persone, e dedico questo riconoscimento a tutti i dipendenti che ogni giorno si impegnano con energia, passione e dedizione rendendo unica la nostra azienda”. Top Employers ha certificato che Servier ha investito e continua a investire molto nelle carriere dei propri dipendenti supportandoli e implementando politiche interne che rendano orgogliosi di lavorare in questa realtà aziendale. “Le nostre politiche interne ci indicano numerosi obiettivi che Top Employers ha reso evidenti: lavorare sui talenti, una continua formazione, lo sviluppo delle leadership e la cultura del welfare. Tra i nostri valori guida, il prendersi cura delle persone e dell’ambiente, avendo a cuore il benessere e la realizzazione di ciascuno, sono alla base di un percorso di crescita in cui crediamo e che vogliamo continuare ad alimentare”, afferma Elisa Napolitano, direttore Risorse umane del gruppo.
Essendo completamente indipendente, Servier reinveste il 25% del fatturato in Ricerca e sviluppo ed utilizza tutti i suoi profitti per la crescita. Nel 2017, l’expertise e l’eccellenza di 2000 ricercatori in partnership con più di 50 organizzazioni nel mondo sono stati messi al servizio della ricerca su 33 farmaci, oggi candidati allo sviluppo clinico.
Marie Georges Besse, direttore generale dell’Istituto di Ricerca Servier, Italy&Greece: “La certificazione Top Employers conferma l’impegno dell’azienda nel voler offrire condizioni di lavoro ottimali e politiche strutturate di formazione e sviluppo che vengono offerte anche ai giovani talenti che abbiano la passione per la ricerca clinica internazionale”. La conferma che Servier accoglie con grande soddisfazione la certificazione, della propria più profonda identità: quella di un’impresa il cui cuore sono le proprie persone e in cui il profitto è un mezzo piuttosto che un fine.