Medicina
Alzheimer, il colesterolo aumenta la progressione della malattia di Alzheimer
Morbo di Alzheimer, scoperto il ruolo della molecola di colesterolo nella progressione della malattia. Attenzione al colesterolo alto
Morbo di Alzheimer e colesterolo alto. Il colesterolo aumenta la progressione della malattia
Il colesterolo ha un ruolo fondamentale nello sviluppo del morbo di Alzheimer. Lo ha rivelato una ricerca condotta da uno studioso dell’Università di Cambridge, il quale ha dimostrato che il colesterolo ha il potere di far aggregare la beta-amiloide più velocemente del normale. Questo perché il peptide betaamiloide o A-beta è una proteina che impiega secoli ad aggregarsi nel cervello ed è stato ormai ampiamente riconosciuto il suo ruolo nel processo distruttivo a carico delle comunicazioni tra le sinapsi del cervello dei soggetti affetti da Alzheimer.
Alzheimer e malattia di Alzheimer. Scoperto il ruolo della molecola di colesterolo. Colesterolo cos’è
Il colesterolo è un elemento costitutivo delle membrane dei neuroni e delle vescicole sinaptiche dove è contenuto in piccole quantità. In pratica, le vescicole sono come delle piccole bolle che servono per il rilascio delle molecole di comunicazione del cervello, i cosiddetti neurotrasmettitori. E le molecole di beta-amiloide si concentrano in prossimità delle vescicole. Ciò non vuol dire che la condizione di ipercolesterolemia caratterizzata da un'elevata concentrazione plasmatica di colesterolo totale e LDL, sia direttamente associata alla malattia di Alzheimer. Ma il risultato dello studio pubblicato sulla rivista Nature Chemistry è ben differente.
Colesterolo nella malattia di Alzheimer. Ecco i risultati dello studio sulla concentrazione di colesterolo nei malati di Alzheimer
Il ricercatore ha evidenziato come il colesterolo favorisca l’accumulo di molecole tossiche e che il controllo della concentrazione di colesterolo sulle membrane, quando compromesso da svariati altri fattori, può favorire l'aggregazione di beta-amiloide e aumentare, quindi, la progressione della malattia.