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Medicina
Antibiotici? Pochi e non innovativi. Lista nera: quelli che non funzionano più

I bambini i più a rischio con la batterio-resistenza


Sono 32 gli antibiotici in fase di sviluppo in tutto il mondo ma solo 12 possono essere considerati innovativi. E appena 4 sono attivi contro almeno un patogeno "critico", cioe' quelli indicati nella lista nera dell'Oms, Organizzazione mondiale della Sanità. Lo scrive il sito internet www.rainews.it.

L'uso degli antibiotici diventa massiccio durante i picchi influenzali. L'appello un anno fa di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani: "Antibiotico non è panacea"

Il quadro che arriva dall'Oms in un report sulle armi contro le infezioni BPPL (Bacterial Priority Pathogens List), cioe' i batteri considerati più pericolosi, traccia un futuro complesso per la lotta alle infezioni antibiotico resistenti. Le infezioni resistenti ai farmaci antimicrobici provocano ogni anno oltre 35.000 decessi nelle Nazioni europee e purtroppo circa un terzo di questi decessi avviene in Italia.

Problematica è anche la disponibilità dei prodotti per bambini, nelle formulazioni orali più convenienti per i pazienti ambulatoriali e negli agenti per affrontare la crescente resistenza ai farmaci. 

La resistenza antimicrobica si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più ai farmaci, rendendo le persone più vulnerabili e aumentando il rischio di diffusione di infezioni difficili da trattare, malattie e decessi.

"La resistenza antimicrobica sta solo peggiorando, ma non stiamo sviluppando nuovi prodotti all'avanguardia abbastanza velocemente per combattere i batteri più pericolosi e mortali", ha detto Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell'Oms per la resistenza antimicrobica. "L'innovazione è gravemente carente ma, anche quando i nuovi prodotti sono autorizzati, l'accesso è una sfida seria". 

"Gli agenti antibatterici semplicemente non raggiungono i pazienti che ne hanno disperatamente bisogno, nei paesi di tutti i livelli di reddito". 
 
Non solo ci sono troppo pochi antibatterici in cantiere, considerato il tempo necessario per la ricerca e lo sviluppo e la probabilità di fallimento, ma non c'è nemmeno abbastanza innovazione. 

"È incoraggiante però che agenti biologici non tradizionali, come batteriofagi, anticorpi, agenti anti-virulenza, agenti immunomodulanti e agenti modulanti, vengano sempre più esplorati come complementi e alternative agli antibiotici. Tuttavia, studiare e regolamentare gli agenti non tradizionali non è semplice. Sono necessari ulteriori sforzi per facilitare gli studi clinici e le valutazioni di questi prodotti, per aiutare a determinare quando e come utilizzare questi agenti clinicamente", osserva ancora l'Oms.

Per quello che riguarda le novita' viene citata l'autorizzazione di 3 agenti non tradizionali, tutti prodotti a base fecale per ripristinare il microbiota intestinale, per prevenire le recidive di infezioni da Clostridioides difficile (CDI) dopo il trattamento antibiotico negli adulti. 

Antibiotici che sono usati in modo eccessivo o troppo "easy" - oltre che durante i picchi influenzali dell'inverno - spesso anche durante le festività, per poter festeggiare nonostante la malattia, portando contestualmente - come raccontata il professor Pregliasco, un anno fa - ad un uso eccessivo dei farmaci.
Il monito del virologo Fabrizio Pregliasco: "Un milione di italiani ammalati durante le feste. No all’eccesso farmaci pur di festeggiare".





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