Medicina

Bacteriart, quando il batterio diventa arte

Il progetto di NABA Nuova Accademia di Belle Arti e Yakult Italia

Non solo virus. Il nostro mondo è popolato anche (e soprattutto) da batteri.

Sono nati ben prima di noi. E per quattro miliardi di anni hanno colonizzato la Terra aiutando l’evoluzione biologica sino a favorire la comparsa dell’uomo. Sono quindi dovunque, compreso il nostro corpo umano e noi non potremmo vivere senza di loro. Solo nel nostro corpo abitano qualcosa come 5mila diverse specie che insieme danno vita al microbioma, quell'organo che sempre più sta assumendo un peso notevole nell’economia generale della nostra salute, e le cui alterazioni possono influenzare lo sviluppo di una moltitudine di condizioni diverse, dalle allergie all’obesità e alle malattie autoimmuni. Per esempio alcuni batteri del cavo orale vengono utilizzati come biomarcatori predittivi dello stato di malattia dei soggetti infetti da Covid-19”.

È stato altresì dimostrato che all’interno della stessa comunità alcuni batteri sono marcatori specifici della presenza di altre patologie concomitanti, cardiache e neurologiche, riscontrate in questi pazienti. In particolare, si è osservato che la presenza in grandi quantità di Prevotella jejuni nel cavo orale è associata alla perdita dell’olfatto, sintomo riscontrato nel 35% dei pazienti esaminati Covid esaminati durante una ricerca dell’Università di Trieste.

Ma i batteri possono anche diventare arte.

Non solo “l’essenziale è invisibile agli occhi”, come insegna la letteratura, ma ciò che è invisibile aiuta anche a mantenere il corpo e la mente in buona salute. E in alcune speciali occasioni merita di diventare assoluto protagonista: è il caso dei microorganismi che vivono all’interno del nostro corpo e in particolare dei batteri che NABA, Nuova Accademia di Belle Arti e Yakult Italia hanno voluto valorizzare attraverso il progetto “BACTERIART, from invisible to visible”, coinvolgendo gli studenti del Triennio in Pittura e Arti Visive e del Biennio Specialistico in Arti Visive e Studi Curatoriali dell’Accademia.

Premiata come migliore tra le 30 proposte progettuali presentate, l’opera F06. 3 di Francesco Scalas, Giacomo Segantin e Olivier Russo (studenti del secondo anno del Biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali di NABA): un’'installazione composta da una serie di elementi eterogenei che convivono attraverso un sistema di equilibrio e interdipendenza. Elementi tecnologici come un proiettore, altoparlanti e uno schermo video si trovano in stretta relazione con una componente organica convivendo con dei cavoli rossi, il cui interno ricorda la forma dell’intestino. Una correlazione che esprime il desiderio di ribaltare la logica antropica occidentale-moderna che definisce il "non umano" di secondaria importanza.

Al progetto vincitore vanno, inoltre, ad affiancarsi le due menzioni speciali assegnate: Bacterial Identities di Sofia Gasparoli che si è aggiudicato il premio Dottor Shirota per l’accurato

approfondimento scientifico nella progettazione. L’opera è una scultura che nasce dall’idea di unicità nella combinazione dei batteri che definiscono i singoli individui come esseri umani, ispirandosi alla scoperta scientifica portata avanti da una ricerca dell'Università dell'Oregon nel 2015 che ha dimostrato che gli esseri umani differiscono nella loro nuvola microbica personale, una sorta di “impronta digitale biologica” di cui tutte le persone dispongono e grazie a cui si possono distinguere le singole individualità. Al progetto Natura Humano s.d. / Humanum Homini s.d. di Jessie Yu è stato invece assegnato il premio Nuove Visioni per aver interpretato in modo più inaspettato il tema from invisible to visible”. L’opera si basa su due Atlas, uno speculare all’altro, che si incontrano in una sorta di comunicazione in cui nella prima sezione la natura “scrive” all'umano, mentre nella seconda l'umano “scrive” al sé. Il progetto, il cui risultato finale è una serie di cartoline che simula un viaggio in luoghi diversi, i cui protagonisti sono i batteri, rappresenta una critica all'antropocentrismo: le persone sono così impegnate a concentrarsi sulla realizzazione dei propri desideri che si dimenticano del benessere della natura.

Gli studenti vincitori nelle tre categorie sono stati premiati da Yakult Italia con un riconoscimento monetario, con il quale l’azienda intende supportare il loro percorso artistico e professionale.

Per info: https://www.naba.it/it/naba-e-yakult-italia-per-bacteriart-day