Medicina
Barbie protagonista della "Doll Therapy" all'RSA San Raffaele di Campi S.na
Sulla scia del fenomeno cinematografico, gli operatori dell'RSA San Raffaele di Campi Salentina hanno regalato l'iconica bambola a un gruppo di pazienti
L’icona indiscussa delle bambole ha fatto ancora di più. Ha eliminato quella patina di grigio e apatia dal volto delle pazienti solitamente poco collaborative alle terapie manuali tingendo di rosa una bollente giornata di luglio in cui tutto è diventato possibile, anche partire per una vacanza al mare a bordo di una spider decappottabile o per una gita in montagna con una roulotte lucente come una reggia, rigorosamente rosa shocking. Per non parlare di quando una delle ospiti all’affermazione di una operatrice “ma quanto sei bella” ha risposto “ma certo, lo so”. Che non è, questa volta, una delle scene più discusse del film da record che sta svaligiando i botteghini, ma un’istantanea di vita reale.
La demenza senile è una patologia neurodegenerativa dell’encefalo che determina una riduzione graduale e irreversibile delle facoltà cognitive, la forma più comune è quella di Alzheimer. Il World Alzheimer Report parla di 46milioni di persone colpite nel mondo nel 2015 che diventeranno oltre 131,5 milioni nel 2050. È una malattia avida che si prende tutto e anche di più. Chi ne è affetto vive una vita parallela, perde la percezione del tempo, dello spazio, delle distanze. Sbiadisce. Come la pellicola di un film. Ma questo non è un film.