Medicina
Caffè decaffeinato fa male? Contiene caffeina? Quanto berne al giorno
Ecco tutta la verità sul caffè decaffeinato. Fa male? Non è possibile eliminare completamente la caffeina. CAFFE’ DECAFFEINATO CONTROINDICAZIONI
Caffè decaffeinato fa male? Per estrarre la caffeina vengono usati agenti chimici cancerogeni?
Mentre inizialmente il caffè decaffeinato aveva entusiasmato tutti coloro i quali non volevano rinunciare all’aroma della bevanda, ma desideravano ridurre la caffeina, ora è al centro del mirino. Il caffè decaffeinato potrebbe essere pericoloso per il cuore e per la salute in generale, a causa soprattutto del processo di estrazione della caffeina. Numerosi siti mettono in evidenza la scarsa sicurezza dei metodi utilizzati nel procedimento di estrazione: sarebbero usati agenti chimici cancerogeni che non scomparirebbero anche se durante la tostatura vengono sottoposti a temperature elevate.
Caffè decaffeinato contiene o no caffeina?
Sembra che nessun procedimento sia in grado di eliminare completamente la caffeina. Di conseguenza, seppur in quantità inferiore rispetto al caffè classico, anche quello decaffeinato la contiene. Inoltre questo tipo di caffè è soggetto al deterioramento. Anche se si tratta di quantità di caffeina minime, il caffè decaffeinato non dovrebbe essere assunto in caso di problemi cardiovascolari.
Caffè decaffeinato: estrazione della caffeina con anidride carbonica per mantenere l’aroma
Per estrarre la caffeina, il metodo oggi più diffuso utilizza l’anidride carbonica. Tale procedimento ha dei vantaggi non indifferenti: non vengono usati solventi e l’aroma del caffè non subisce notevoli variazioni.
Caffè decaffeinato fa male? Parla l’esperto
“Il caffè decaffeinato non fa male e non si corre nessun rischio a berlo” ha spiegato a “Il giornale del cibo” il professor Enzo Spisni, fisiologo della nutrizione dell’Università di Bologna, proseguendo: “Il metodo di decaffeinizzazione oggi più diffuso è quello dell’anidride carbonica, che è assolutamente sicuro. Tuttavia, il decaffeinato non è altro che un escamotage per assecondare le nostre abitudini e il piacere sensoriale. In questo senso, la nutrizione viene in secondo piano”. Il professore ha poi concluso: “Togliere la caffeina significa perdere anche le sue proprietà positive. Potremmo dire che questa sostanza è di fatto la parte migliore del caffè. Nell’uso comune, peraltro, è spesso la ragione stessa del consumo della bevanda. Privare il caffè dalla caffeina significa che della bevanda rimane soltanto il gusto. Da un punto di vista estremamente razionale, quindi, per evitare l’effetto stimolante si potrebbe anche fare a meno del caffè”.
Caffè decaffeinato controindicazioni: a chi è sconsigliato
Le controindicazioni del caffè decaffeinato sono le stesse del caffè normale. È dunque sconsigliato a chi soffre di gastrite, reflusso gastrico ed è intollerante alla caffeina, perché la sostanza non è completamente assente.
Caffe decaffeinato: quanto berne al giorno, quantità consigliata
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha indicato come dose giornaliera consigliata di caffeina massimo 400 milligrammi. La quantità corrisponde a circa 4 o 5 tazzine di caffè espresso. Anche se il caffè decaffeinato contiene meno caffeina rispetto a quello normale, gli esperti consigliano di non eccedere nel consumo della bevanda, prevedendo lo stesso numero di tazzine.
Curiosità sul caffè decaffeinato
I primi tentativi di estrazione della caffeina sono avvenuti agli inizi del Novecento. Ad ideare uno dei primi metodi che aprirono la strada al caffè decaffeinato fu Ludwing Roselius, fondatore del caffè Hag. Nel corso del tempo i procedimenti sono diventati sempre più sofisticati, arrivando ad estrarre la caffeina senza eliminare l’aroma del caffè.