Medicina

Camminare fa bene all'autostima: i consigli della psicologa

Fare movimento e sfidare i propri limiti permette di creare una percezione migliore di sé

Camminare fa bene l'autostima: "Possiamo riuscire a percepire che siamo in grado di fare cose con minor paura e disagio di quanto pensavamo", afferma la psicologa

Camminare è un toccasana per il corpo e la mente. Ne è covinta la psicologa Alessia Cella, che in una intervista a trekking.it ha confermato come passeggiare e correre permetta di cambiare punto di vista e ottenere risultati straordinari per quanto riguarda la crescita dell'autostima.

"Uno stile di vita sano incide positivamente sul sistema cardio circolatorio, sulla capacità respiratoria e la gestione del peso.  - afferma la Cella - Diversi studi testimoniano che l’attività del semplice camminare all’aria aperta ha ricadute positive sulla mente, come un vero antidepressivo. Ci permette di sperimentarci oltre gli schematismi di quel che crediamo le nostre potenzialità e i nostri limiti e, grazie all’ambiente destrutturato della natura, ci si mette alla prova in maniera nuova, oltre quei limiti".

"Possiamo riuscire a percepire che siamo in grado di fare cose con minor paura e disagio di quanto pensavamo. Questo ha degli effetti immediati sulla nostra percezione di autostima ed auto efficacia. - contiuna la psicologa - Esperienze simili, se protratte nel tempo, possono attivare competenze psico fisiche di carattere sia emotivo che cognitivo e relazionale. La promozione del senso di autostima ed efficacia è ancora più importante per i bambini, che sono persone in formazione".

"Per questo è particolarmente indicato organizzare attività nella natura proprio per loro. - conclude l'esperta - In tal modo, possiamo intervenire sui disturbi dell’attenzione o sulle problematiche cognitivo comportamentali per ridurre lo stress, gestire emozioni come l’ansia, e allenare abilità sociali".