Medicina

Cancro: 30 mila pazienti italiani con tumore esclusi da cure radioterapiche

Cura del cancro: ogni anno 30 mila pazienti vengono esclusi dalle cure radioterapiche: ecco quali sono le motivazioni

Cura del cancro in Italia: italiani esclusi da radioterapia e terapie oncologiche 

In Italia, ogni anno, 30 mila pazienti vengono esclusi dalla radioterapia e dai suoi benefici nella cura del cancro. Nel nostro paese, recenti studi confermano che sono all’incirca 370.000 i nuovi casi di tumore ogni anno  e 1.000 le nuove diagnosi al giorno. Per quanto riguarda la radioterapia, si stima che nel nostro paese siano oltre 180.000 i pazienti che potrebbero ogni anno trarre beneficio da questa terapia oncologica. Purtroppo però sussistono alcune significative barriere d'accesso, che in Italia si possono ricondurre a ordini di fattori di carattere strutturale, quali carenze di risorse tecniche e umane, e in una percezione della radioterapia come specialità medica oncologica ancora da consolidare.

Radioterapia: Europa, un paziente su quattro ha bisogno di cure radioterapia, invece viene escluso

L’appello sulla necessità di assicurare le cure radioterapiche a tutti i pazienti italiani è al centro della campagna di sensibilizzazione promossa dalla della Societa' Europea di Radioterapia e Oncologia che ha coinvolto diversi paesi europei, tra cui anche l’Italia. "Obiettivo della campagna e' ribadire che insieme alla chirurgia e alla chemioterapia, la radioterapia e' una delle primarie terapie oncologiche", dichiara Umberto Ricardi, presidente ESTRO. 
I risultati dell'indagine ESTRO condotta nell'ambito del progetto HERO rilevano che nei 27 Paesi Europei, di cui fa parte anche l'Italia, l'accesso alle cure radioterapiche e' estremamente eterogeneo e che un paziente su quattro che in Europa dovrebbe ricevere la radioterapia, ne resta invece escluso.

Cancro e radioterapia: Italia agli ultimi posti insieme a Bulgaria, Bielorussia e Repubblica Ceca

Per quanto riguarda l’Italia, nonostante il numero di strutture disseminate in tutto il territorio nazionale, la qualità delle cure erogate ai pazienti malati di cancro è molto bassa. “Osservando, infatti, i dati relativi alla distribuzione dei macchinari – commenta Umberto Riccardi - l'Italia risulta agli ultimissimi posti, con poco più di due unità a centro, al pari di paesi quali Bulgaria, Bielorussia e Repubblica Ceca, ovvero il cluster che emerge dall'indagine come il più arretrato a livello europeo. Anche analizzando il dato del numero di macchinari per milioni di abitanti, l'Italia si posiziona fuori dalla top-ten dei Paesi UE con una media pari a 5.7”.

Cura del cancro e distribuzione dei macchinari: un problema territoriale 

In Italia emerge una disomogeneità territoriale nella distribuzione dei macchinari per la cura del cancro: alcune regioni, infatti, raggiungono gli standard europei che prevedono dalle 7 alle 8 macchine per milione di abitanti, ed altre sono molto al di sotto di essi. Una situazione che coinvolge soprattutto il Centro-Sud costringendo molti pazienti a preferire il Centro-Nord per poter accedere alle cure radioterapiche senza lunghe attese.