Medicina

Celiachia novità ricerca: scoperta molecola per la cura della celiachia

Cura celiachia 2018: in arrivo una possibile terapia che blocca le infiammazioni dovute al glutine. Ultime scoperte sulla celiachia

CELIACHIA TROVATA POSSIBILE CURA ECCO LA TERAPIA CHE PREVIENE I PROBLEMI INTESTINALI

Celiachia, in arrivo una possibile terapia che blocca le infiammazioni dovute al glutine: scoperta una molecola chimica che protegge le cellule dell'intestino. 

Un team di ricercatori dell’Università di Padova ha scoperto che l'Ivacaftor previene i problemi intestinali causati dalla celiachia. La scoperta apre così le porte ad una possibile cura della malattia. Lo studio sulla celiachia è stato pubblicato sulla rivista The Embo Journal

CELIACHIA NOVITÀ RICERCA

"La nostra ricerca - spiega il Dott. Giorgio Cozza del Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova - ha evidenziato come il più importante di tali frammenti (P31-43) sia in grado di legarsi ad una proteina, il canale del cloro CFTR, inibendone l’attività e causando, attraverso l'attivazione dell'enzima Transglutaminasi 2, il tipico stress epiteliale che si riscontra nella celiachia". 

"Questi risultati sono stati ottenuti utilizzando molteplici approcci - dice il dottor Andrea Venerando, del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova - partendo da studi computazionali fino a studi in vivo, passando attraverso analisi biochimiche, di biologia cellulare e molecolare. E' interessante notare che un simile squilibrio delle cellule epiteliali intestinali avviene anche nei pazienti malati di Fibrosi Cistica, dove il canale CFTR presenta diverse mutazioni genetiche". 

CURA CELIACHIA 2018

Grazie a questo collegamento, i ricercatori firmatari dello studio hanno proposto un approccio terapeutico innovativo, sfruttando una molecola chimica (Ivacaftor), approvata dall'FDA e dall'EMA per il trattamento di pazienti malati di Fibrosi Cistica. 

L'utilizzo di Ivacaftor ha mostrato risultati incoraggianti sia in vivo, su modelli di topo sensibile al glutine, che ex vivo su cellule e tessuti prelevati da pazienti celiaci. In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che l'Ivacaftor protegge le cellule epiteliali dagli effetti dannosi della gliadina e previene le manifestazioni intestinali indotte dalla ingestione di glutine in topi sensibili.