Medicina

Colesterolo, allarme cardiologi: "46mila morti l'anno per mancati controlli"

I cardiologi affermano che 46mila persone l'anno muoiono in Italia di malattie cardiovascolari perché non effettuano controlli del colesterolo cattivo

Colesterolo alto: i cardiologi sottolineano come 46mila persone l'anno muoiono di malattie cardiovascolari perché non hanno verificato i livelli di colesterolo Ldl nel sangue. Ecco i soggetti più a rischio - Salute e benessere

Il colesterolo alto è una delle cause principali che portano a malattie cardiovascolati, che uccidono 4 milioni di persone in Europa all'anno. Il primo responsabile è il colesterolo Ldl che si accumula nelle arterie e, come confermano diversi studi, riducendolo decresce anche il rischio di problemi al cuore. Fortunatamente esistono vari metodi per controllare il colesterolo cattivo ma la prevenzione non deve mai mancare. "Per quanto riguarda l'Italia, i dati del Global Burden of Disease 2017 indicano 217 mila decessi, di cui 46 mila imputabili al mancato controllo dei valori di colesterolo", ha dichiarato Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della Società italiana di cardiologia (Sic), in apertura del congresso annuale dell'associazione che si è tenuto venerdì a Roma.

Colesterolo alto: ecco chi deve fare più attenzione al colesterolo cattivo - Salute e benessere

Chi deve monitorare con maggiore attenzione il colesterolo alto sono quelli che soffrono di malattia aterosclerotica cardiovascolare, chi ha già sperimentato l'infarto o ictus, i portatori di tent e chi ha il by-pass. Anche chi soffre di diabete e mostra sintomi come la grave malattia renale cronica deve stare molto attento. Per questi soggetti gli esperti consigliano una terapia intensiva per abbassare i livelli di colesterolo ldl e portarlo sotto i 55 mg/dl.

Colesterolo alto e infarto: il rischio è più alto se non lo si abbassa - Salute e benessere

"Il primo messaggio è quello di abbassare il colesterolo il più presto possibile, specialmente nei pazienti a rischio alto o molto alto - afferma Ciro Indolfi, presidente della Sic - oggi abbiamo prove schiaccianti che ci derivano da studi fisiopatologici, epidemiologici, genetici e da studi di popolazione che l'aumento del colesterolo Ldl è una potente causa di infarto e ictus. La riduzione del colesterolo Ldl riduce il rischio indipendentemente dai livelli di base. Ciò significa che, nelle persone ad alto rischio di infarto o ictus, ridurre questo valore è efficace anche se hanno livelli di partenza inferiori alla media. Questa è la grande novità rispetto al passato".

Colesterolo quanto deve essere? La risposta degli esperti - Salute e benessere

"Non esiste un limite inferiore di colesterolo Ldl noto per essere pericoloso - aggiunge Filardi - Le linee guida mirano a garantire che i farmaci disponibili (statine, ezetimibe, inibitori del Pcsk9) siano utilizzati nel modo più efficace possibile per abbassare i livelli nei soggetti più a rischio. Si raccomanda che tali pazienti raggiungano sia un livello target di colesterolo Ldl (che nei pazienti ad alto rischio deve essere inferiore a 55 mg/dL) che una riduzione relativa minima del 50% dei valori basali. Oggi inoltre nuovi farmaci, ancor non entrati nella pratica clinica, come l'acido bempedoico, saranno disponibili nel prossimo futuro".

Colesterolo come si cura: i consigli dei cardiologi - Salute e benessere

"I farmaci con cui si inizia il trattamento dell'ipercolesterolemia sono le statine - aggiunge Francesco Barillà, professore di Cardiologia all'Università Sapienza di Roma - sono molto ben tollerate e i benefici delle statine superano di gran lunga i loro pericoli. Se le statine e l'ezetimibe non sono sufficienti a ridurre i livelli di colesterolo, possono essere usati gli inibitori di Pcsk9, molto potenti, che sono somministrati una o due volte al mese. Tali farmaci riducono i livelli di colesterolo anche nei casi in cui per varie ragioni non si riesce a raggiungere il target ottimale di Ldl. Quindi oggi non esiste un paziente in cui non si riesce a ridurre i livelli di colesterolo".

"Purtroppo - conclude Francesco Romeo, presidente della Fondazione italiana cuore e circolazione Onlus e direttore della Uoc Cardiologia del Policlinico Tor Vergata di Roma - sono oltre 15 anni che diciamo che il colesterolo si deve abbassare il più possibile ma il messaggio stenta a diffondersi capillarmente".