Medicina
Colon irritabile e infiammato: sintomi, cure e cibi da evitare
Da Verona un’ app che prepara all’intervento chirurgico e segue il recupero postoperatorio, secondo il protocollo del British Medical Journal.
Colon infiammato, arriva l’app che allena il paziente all’intervento: riduce i sintomi e i giorni di ricovero
Il colon è spesso soggetto a infiammazione e irritabilità, nonché a sintomi che richiedono l’intervento della chirurgia. In questi casi è necessario arrivare in sala operatoria preparati, seguendo la migliore combinazione di dieta e esercizio fisico. Nasce così iColon, la prima e unica app italiana, gratuita e semplice da usare, che accompagna i pazienti prima e dopo un intervento chirurgico al colon retto, oncologico e non.
iColon è stata messa a punto dalla Chirurgia Generale dell’IRCCS “Sacro Cuore Don Calabria” di Negrar di Valpolicella (VR), dove si eseguono in media ogni anno 500 interventi sul colon retto di cui 250 oncologici. Da maggio 2020 è stata impiegata su circa 300 pazienti, dimostrando una migliore gestione delle possibili complicanze post-chirurgiche e una diminuzione dei giorni di ricovero, passati da 6 a 4. L’ app consente di mantenere un filo diretto molto stretto con l’equipe chirurgica: il contatto riduce le paure dei pazienti, incontrando la soddisfazione del 90% degli utenti. Inoltre, in tempi di pandemia, iColon è apprezzata perché consente di monitorare i pazienti da remoto, limitando gli accessi in ospedale.
Al momento, iColon è la prima e unica esperienza italiana di mobile app che prevede la partecipazione attiva del paziente e lo accompagna prima e dopo l’intervento, garantendogli il contatto diretto con l’equipe chirurgica.
“L’app iColon, che viene scaricata dai pazienti all’accesso in ospedale per il pre-ricovero, è organizzata in tre fasi, quella preoperatoria, il ricovero e il rientro a domicilio – spiega Elisa Bertocchi, co-autrice dello studio e chirurgo generale presso il reparto di Chirurgia Generale dell’IRCCS Negrar - A ognuna corrisponde un diario giornaliero che il paziente è invitato a compilare inviando un feedback che i medici possono seguire su una piattaforma digitale dedicata", afferma Bertocchi.
"Nei 7 giorni - continua - prima dell’intervento iColon ricorda e stimola il paziente, anche attraverso contenuti informativi e video, a fare i giusti esercizi quotidiani e ad alimentarsi in modo corretto per un’ottimizzazione nutrizionale, fisica e motoria. Dal giorno dell'intervento iColon accompagna il paziente istruendolo sulla rilevazione di dolore, nausea, vomito efebbre e stimolandolo nella ripresa dell’alimentazione e nel precoce e corretto recupero motorio; dopo la dimissione il diario giornaliero consente di annotare eventuali disturbi e riportare rilevazioni dello stato di salute importanti per il monitoraggio postoperatorio”.
Progetti simili per la chirurgia colo-rettale sono stati sviluppati solo da pochi altri centri, in Europa dal Dipartimento di Chirurgia dell’University Medical Center di Amsterdam, negli Stati Uniti dalla Mayo Clinic e dalla University of Texas, in Canada da ospedali come il Mount Sinai Hospital e il McGill University Health Centre.
Il protocollo di studio relativo all’utilizzo della app iColon, pubblicato di recente sul British Medical Journal, è stato sviluppato nell’ambito del protocollo ERAS (Enhanced Recovery After Surgery), un approccio che integra e coinvolge specialisti e figure professionali provenienti da diversi ambiti, per un team multidisciplinare che incide sulla diminuzione dei giorni di ricovero e delle complicanze generali. Non solo chirurghi, anestesisti, e fisioterapisti ma anche dietisti, per assicurare l’alimentazione corretta per il colon irritabile. Gli esperti, infatti, consigliano di consumare i pasti lentamente, riducendo il consumo di latticini, legumi, zuccheri e caffeina.
“Molte complicanze della chirurgia del colon-retto insorgono anche a causa delle condizioni pre-operatorie non ottimali del paziente, dell’immobilità o della lunga permanenza in ospedale, tutti elementi che l’adozione del protocollo ERAS ha l’obiettivo di ridurre – spiega Giacomo Ruffo, direttore della Chirurgia Generale dell’IRCCS Negrar e autore dello studio - Come diciamo ai nostri pazienti, l’intervento deve essere visto come una gara: arrivare in buone condizioni in sala operatoria dà maggiori garanzie di tagliare il traguardo con successo e ridurre il trauma legato all’intervento. L’app iColon è come un piano giornaliero di allenamento nella fase preoperatoria condiviso con il proprio preparatore, in questo caso il chirurgo”.
Un allenatore digitale, iColon, che insieme al protocollo ERAS ha consentito di ridurre le complicanze infettive urinarie e respiratorie e ha ridotto i giorni di ricovero, migliorando e accelerando il recupero completo dei pazienti.
“Consentendo un follow up da remoto ma molto accurato è uno strumento assai apprezzato dai pazienti, che si sentono più seguiti e protetti e non hanno paura di dover gestire da soli eventuali disturbi – aggiunge Ruffo - Se le informazioni inserite nella app indicano la possibilità di un problema, iColon genera infatti un allarme immediato e il paziente viene richiamato subito dai medici. La app perciò acquista ancora più valore in epoca di pandemia da COVID-19, permettendo di ridurre gli accessi in ospedale da parte dei pazienti chirurgici ma consentendo allo stesso tempo di seguirli quotidianamente con uno strumento di telemedicina, che è facile da usare ed entra a buon diritto nella sanità digitale spinta dal PNRR”.
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