Medicina
Coronavirus, Lopalco: "Prepariamoci a una seconda ondata"
L'epidemiologo Pierluigi Lopalco a Piazzapulita ha avvertito che non è da escludere una seconda ondata dell'epidemia da Coronavirus
Coronavirus: l'epidemiologo Lopalco ritiene che possa esserci una seconda ondata dell'epidemia e quindi bisogna prepararsi all'evenienza - Salute e benessere
Il Governo ha ufficilamente esteso la quarantena al 13 aprile per consolidare i buoni risultati ottenuti nella limitazione del contagio da Coronavirus (qui gli ultimi dati su casi e morti). Il numero uno della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ritiene che le misure restrittive potrebbero essere estese fino al 1 maggio ma anche in questo non c'è certezza che il virus possa essere definitivamente sconfitto, almeno nel breve-medio periodo. La conferma arriva dall'epidemiologo Pierluigi Lopalco, che ha ventilato l'ipotesi di una seconda ondata di epidemia da Coronavirus. Secondo gli esperti non è da esclude un nuovo focolaio tra ottobre o novembre, possibilità rilanciata anche dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana. D'altronde anche la Cina sta affrontando lo stesso problema proprio in questi giorni.
Seconda ondata Coronavirus: "Dobbiamo essere preparati" - Salute e benessere
"Dobbiamo prepararci alla seconda ondata. - ha dichiarato Lopalco ieri sera nel suo intervento a Piazzapulita - All'inizio di questa epidemia, prima che arrivasse lo tsunami, feci una riflessione. Dissi 'tremo all'idea che il Coronavirus arrivi negli ospedali italiani dove la cultura del controllo infezioni è così scarsa'. L'Italia in tutta Europa è uno dei Paesi con il più altro tasso di infezione in ambiente assistenziale, quindi diciamo che c'era una condizione strutturale. Non negli ospedali della Lombardia, ma in tutti gli ospedali italiani c'era una condizione che sicuramente ha favorito in piccola parte la circolazione di questo virus".
Coronavirus: "Ci sono varie possibili cause perché il contagio è arrivato negli ospedali" - Salute e benessere
"Però attenzione: questo virus - spiega ancora Lopalco - è entrato nei nostri ospedali durante l'epidemia influenzale, e sfido chiunque in quel momento, senza nessuna avvisaglia e senza sapere che c'era la circolazione del coronavirus in Italia, ad avere delle precauzioni particolari, a mettere una mascherina in pronto soccorso perché c'era una persona che tossiva. C'è tutta una serie di elementi che probabilmente hanno facilitato l'ingresso del virus negli ospedali. Ma non si tratta di capire di chi è la colpa, perché le pandemie non arrivano mai in un'unica ondata, non c'è mai un'ondata pandemica e poi tutto sparisce. Normalmente abbiamo sempre una seconda ondata pandemica, - conclude - quindi se vogliamo prevenirla dobbiamo assolutamente imparare la lezione".
Lopalco già nei giorni scorsi aveva avvertito che bisogna prepararsi ad un'estate diversa da quelle tradizionali. Proprio oggi l'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) si è detta pronta a rivedere le sue linee guida in quanto nuovi studi affermano che il Coronavirus ha un potere di contagio per via aerea superiore a quello preventivato e questo non potrebbe che favorire una ripresa dell'epidemia. Ci sono comunque buone notizie, il vaccino cerotto creato negli USA con la collaborazione di un ricercatore italiano ha superato la fase di test sugli animali.