Medicina

E-cigarettes e riscaldatori di tabacco: panoramica sulle tendenze di consumo

di Redazione

Secondo i dati dell’ultimo “Rapporto Italia”, nel belpaese si registra un effetto sostituzione dei nuovi prodotti rispetto alle sigarette

E-cigarettes e riscaldatori di tabacco: i dati sulle scelte dei consumatori e le posizioni delle Istituzioni

Nell’ultimo anno si è assistito a un ritorno all’attualità del tema fumo, rilanciato soprattutto dall’affermazione sul mercato dei nuovi prodotti senza combustione, come sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato, e dal dibattito istituzionale sulla corretta regolamentazione di questi prodotti.

Conducendo una ricerca su Google Trends è possibile osservare come negli ultimi 12 mesi si sia raggiunto un picco mai visto prima nelle ricerche Google a tema “sigaretta elettronica”. L’interesse appare alto in tutte le regioni d’Italia, con Lazio, Sardegna, Abruzzo nei gradini più alti del podio, seguite da Piemonte e Lombardia. Gli argomenti correlati convergono in una varietà di temi e diverse categorie di prodotto: un risultato che, se da un lato testimonia un enorme interesse nei confronti della materia, dall’altro lato rende più marcata la confusione che sta intorno ai nuovi prodotti alternativi alle sigarette. Sebbene l'assenza di combustione sia il denominatore comune dei nuovi prodotti, esistono differenze fondamentali che li contraddistinguono l'uno dall'altro e dalle sigarette tradizionali.

La sigaretta, innanzitutto, brucia alla temperatura di 600°C, ma si possono superare gli 800°C durante il tiro. La combustione del tabacco determina la produzione di sostanze chimiche nocive nel fumo che viene inalato: sono proprio queste ad essere la causa principale delle patologie associate al fumo, non la nicotina in sé stessa. Secondo i dati forniti dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il fumo di sigaretta è responsabile di un numero di vittime maggiore di quelle provocate da alcol, AIDS, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme.

Ogni anno muoiono nel mondo circa otto milioni di persone per malattie legate al fumo: di queste, l’80% sono fumatori attivi. Guardando all’Italia, annualmente sono da attribuire al tabagismo oltre 93.000 vittime. Nonostante gli sforzi messi in campo per combattere questo fenomeno (divieti, restrizioni sulle pubblicità, etc.) a livello mondiale l’OMS stima che ci siano ancora oltre un miliardo di fumatori e che circa lo stesso numero di persone fumerà nel 2025. In Italia il numero dei fumatori è sostanzialmente stabile a 12 milioni da circa dieci anni.

Le sigarette elettroniche (anche note come e-cig) diversamente dalle sigarette tradizionali si caratterizzano per l’assenza di combustione. Queste sono costituite da un atomizzatore che riscalda una soluzione liquida contenente, a seconda del modello, percentuali variabili di nicotina, un liquido composto essenzialmente da glicole propilenico, acqua e aromi. La prima sigaretta elettronica risale al 2003, grazia a una tecnologia sviluppata dal farmacista cinese Hon Lik. Oggi si stima che in tutto il mondo ci siano oltre 80 milioni di “vapers”, di cui oltre 1,5 in Italia. Sebbene sia le sigarette elettroniche che i prodotti a tabacco riscaldato siano caratterizzati dall'assenza di combustione, le due categorie di prodotti hanno caratteristiche diverse.