Medicina

E-cigarettes e riscaldatori di tabacco: panoramica sulle tendenze di consumo

di Redazione

Secondo i dati dell’ultimo “Rapporto Italia”, nel belpaese si registra un effetto sostituzione dei nuovi prodotti rispetto alle sigarette

ai dati raccolti, si evince come i numeri dei nuovi prodotti parlano di risultati impressionanti. Ma cosa spinge i consumatori a passare dalle sigarette ai nuovi prodotti? Da un’indagine condotta dall’Istituto Eurispes, emerge che se il fumo dei prodotti tradizionali rilascia un odore persistente sui vestiti e nell’ambiente ritenuto spesso sgradevole anche dagli stessi fumatori, al contrario quasi la totalità degli intervistati (96,8%) ritiene che i prodotti senza combustione lascino meno odore sui vestiti, capelli e altre superfici. Riguardo alla percezione degli effetti sull’estetica e lo stato di salute, è molto alta la percentuale di quanti riscontrano meno impatti negativi su denti, unghie e pelle (92,8%) e il 76,9% dichiara anche di sentirsi complessivamente meglio rispetto a quando fumava sigarette tradizionali.

Sempre secondo Eurispes, infatti, esiste un intreccio tra consumo dei nuovi prodotti e diminuzione del fumo di sigaretta o, addirittura, in apprezzabile percentuale, cessazione dal fumo tradizionale. Secondo i dati dell’ultimo “Rapporto Italia”, nel belpaese si registra un effetto sostituzione dei nuovi prodotti rispetto alle sigarette: il 95,7% dei rispondenti dichiara di essere stato precedentemente fumatore di sigarette tradizionali, mentre l’81,5 % degli utilizzatori dichiara di aver cessato il consumo di sigarette, dati significativi vista la quota di fumatori che non ha mai provato a smettere di fumare (62%).

Va detto però, che il parere delle istituzioni di salute pubblica su questi prodotti non sempre è positivo. Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità i prodotti senza combustione dovrebbero essere trattati come le normali sigarette, anche in termini di divieti, soprattutto per evitare di attrarre giovani e non fumatori. Stesso approccio, negli ultimi anni, è stato espresso più volte anche dall’Istituto Superiore di Sanità italiano. A livello internazionale, tuttavia, sono sempre di più le realtà di salute pubblica che ritengono i prodotti senza combustione rappresentino un aiuto fondamentale per i fumatori che non smettono, configurandosi come un’alternativa meno dannosa del tabacco bruciato.

L’Ente per la Salute Pubblica Inglese (la massima autorità in tema di salute pubblica nel Regno Unito) ha riconosciuto alle e-cig di essere almeno il 95% meno dannose delle sigarette tradizionali. La Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti ha autorizzato la commercializzazione di un sistema a tabacco riscaldato, ritenendolo uno strumento adeguato alla tutela della salute pubblica, poiché produce minori livelli di sostanze tossiche rispetto alle sigarette convenzionali.

È importante sottolineare che la nicotina crea dipendenza e non è priva di rischi. Tuttavia, non rappresenta la principale causa delle malattie legate al fumo, che sono invece legate principalmente alle tossine e ai carcinogeni presenti nel fumo di sigaretta. Ciò che è certo e su cui sono tutti d’accordo è che la scelta migliore è sempre e comunque quella di non fumare alcun prodotto che contenga tabacco o nicotina.